“Se non lavori, ti pago lo stesso e ti REGALO UNA VACANZA”: ufficiale, LEGGE 106, hai diritto a STIPENDIO E FERIE I Meloni sblocca i fondi, paga tutto lo Stato

lavoro - pexels- skyvape

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“Se non lavori, ti pago lo stesso”: e anzi, ti “regalo pure una vacanza”. Sembra una presa in giro o al massimo un sogno. Ma non lo è. Anzi: è la pura realtà. Ed è la legge. Per lo specifico, è la legge 106: una nuova impostazione normativa del 18 Luglio 2025.

Una nuova legge, operativa e decisiva, che cambia tutto per un numero impressionante di lavoratori: che grazie alla legge 106 hanno diritto allo stipendio, alle ferie e non solo.

Il ‘regalo’ della vacanza, una lunga vacanza – per come è concepita – non è che una parte di un corpus normativo che si fonda su diritti inviolabili e innegabili.

In tal senso il governo della Meloni ha sbloccato i fondi necessari e in tal senso paga tutto lo Stato. Così, si possono verificare anche delle situazioni che sembrano clamorose.

Per esempio, puoi stare anche due anni lontano dal posto di lavoro, ma senza perdere il tuo lavoro stesso, e nemmeno lo stipendio. Lo Stato ti garantisce tutto e di ‘regala’ vacanze lunghissime.

Legge 106, diritti per i lavoratori: non possono farti niente

La Legge n. 106 del 18 luglio 2025, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 171 del 25 luglio 2025, è un cruciale traguardo nelle politiche di tutela dei lavoratori. Di alcuni in particolare, però: ovvero sia, quelli che risultano essere colpiti da gravi patologie. Per loro scattano particolari forme di tutela sul fronte lavorativo, come il  Congedo fino a 24 mesi. I lavoratori dipendenti – pubblici o privati – con malattie oncologiche, invalidanti o croniche anche rare con invalidità intorno al 74% possono richiedere un congedo continuativo o frazionato, fino a 24 mesi, mantenendo il posto di lavoro. Nel corso del periodo di assenza, non ottengono retribuzione e non svolgono attività lavorativa, ma possono riscattare contributi per fini pensionistici.

Anche i lavoratori autonomi con le stesse condizioni possono sospendere l’attività fino a 300 giorni l’anno solare, mantenendo il diritto al rientro. Alla fine del congedo, i lavoratori dipendenti hanno priorità nell’accesso al lavoro agile, se la mansione lo consente.

Soldi - pexels- skyvape
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E ancora non è finita

È compresa anche l’introduzione di 10 ore all’anno di permesso retribuito e con copertura contributiva figurativa per visite, esami o cure mediche, aggiuntive rispetto alla normativa e ai contratti collettivi già esistenti: spettano anche ai genitori di figli minorenni gravemente malati.

Per questo è stato previsto un fondo per l’INPS: 500.000 euro per il 2026 e 20.000 euro annui dal 2027 in poi. In sostanza dunque se si rientra tra i benefici della legge 106/2025 si hanno a disposizione degli strumenti per sostenere  situazioni di vulnerabilità sanitaria personali o familiari come il congedo protettivo fino a 2 anni con mantenimento del posto di lavoro, prmessi retribuiti per la cura della propria salute, facilitazioni nel rientro tramite smart working e una sicurezza previdenziale e tutela economica rafforzata tramite adeguamenti tecnologici dell’INPS.