Ultim’ora – Settembre 2025, ROTTAMAZIONE TOTALE: addio a debiti, cartelle e piani di rientro I Scatta la QUINQUIES: tasche degli italiani salve

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Ultim’ora – Settembre 2025, arriva definitivamente la Rottamazione totale delle pendenze: niente più paura di debiti, cartelle e piani di rientro. Scatta la Quinquies: e le tasche degli italiani, per una volta, tirano un sospiro di sollievo. E possono dirsi salve.
Negli ultimi tempi, il peso fiscale che grava sugli italiani è diventato sempre più insostenibile. Imposte dirette e indirette, tributi locali, contributi previdenziali, addizionali regionali e comunali.
Sì, l’elenco è lungo e, per molti, impossibile da onorare per intero. La pressione fiscale, già alta, si somma a un quadro economico complesso, caratterizzato da stipendi che faticano a tenere il passo con il costo della vita e da un’inflazione che riduce il potere d’acquisto.
Di fronte a questa situazione, tantissime famiglie e imprese si sono ritrovate con debiti fiscali accumulati, cartelle esattoriali inevase e una sensazione di continua rincorsa.
Lo Stato, consapevole del rischio di far collassare il sistema con richieste di pagamento irrealistiche, ha deciso di intervenire con strumenti straordinari per dare respiro ai contribuenti e garantire comunque un rientro delle somme dovute.
La soluzione la offre direttamente lo Stato
Tra queste misure, una delle più rilevanti è la rottamazione del 2025. Si tratta di un provvedimento che consente ai cittadini di estinguere i debiti con il Fisco in modo agevolato, eliminando sanzioni e interessi di mora, e permettendo il pagamento del solo capitale dovuto. La misura, pensata per cartelle esattoriali affidate alla riscossione negli anni precedenti, offre anche la possibilità di rateizzare l’importo residuo, in modo da evitare ulteriori pressioni finanziarie sui contribuenti.
Accanto alla rottamazione, lo Stato ha introdotto piani di rientro personalizzati, calibrati in base alla situazione economica del debitore. L’obiettivo è duplice: da un lato, favorire la regolarizzazione di posizioni fiscali irregolari; dall’altro, assicurare un gettito certo e programmato per le casse pubbliche, evitando insolvenze totali. Questi piani prevedono dilazioni di pagamento anche pluriennali, con rate di importo sostenibile e, in alcuni casi, sospensione temporanea delle procedure esecutive come pignoramenti e fermi amministrativi.

Cosa ha in mente il governo
Il messaggio del Governo è chiaro: recuperare le somme dovute, ma senza schiacciare chi si trova in difficoltà. La rottamazione del 2025, in particolare, viene vista come un’opportunità sia per i contribuenti, che possono chiudere i conti con il passato, sia per lo Stato, che incassa rapidamente una parte consistente dei crediti in sospeso.
Naturalmente, non mancano le critiche. C’è chi sostiene che queste misure possano sembrare un “premio” per chi non ha pagato, a discapito di chi è sempre stato in regola. Tuttavia, in un momento storico di forte crisi economica, il compromesso tra rigore fiscale e sostegno ai cittadini sembra inevitabile.