Condominio KILLER: approva la nuova TASSA ristrutturazione I Fai i lavori a casa tua, ma devi pagare agli altri condomini

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Allerta condomini killer (Canva) Skyvape.it

Brutte notizie per i condomini della nostra nazione. Da adesso per fare un lavoro dentro casa devi pagare le altre persone. 

Ormai si sa, vivere in un condominio in Italia potrebbe essere sinonimo di tensioni. Dal rumore di tacchi a tarda notte, alle dispute sui posti auto, ogni motivo può essere una possibile nuova lite. Come se non bastasse, proprio in queste ore, una notizia ha rincarato la dose e da adesso si è cominciato a parlare di ‘condomini KILER’.

Ma in che senso? E perché, da adesso, se fai dei lavori di ristrutturazione a casa tua devi pagare anche le altre persone? Te lo spieghiamo noi.

Purtroppo, tra le cause più frequenti di scontro tra vicini di casa, troviamo sicuramente i lavori di ristrutturazione che, pur avvenendo all’interno della propria abitazione, possono far drizzare le orecchie alle altre persone. Quando entrano in gioco rumori, polvere e vibrazioni troppo forti, i rapporti con gli altri condomini possono degenerare fino ad arrivare addirittura in tribunale.

Ecco dunque nel dettaglio tutto quello che dovresti sapere, se non vuoi rischiare anche tu di dover pagare la cosiddetta ‘tassa ristrutturazione’.

La sentenza che ha fatto arrabbiare le persone

Stando ad una recente sentenza del Tribunale di Roma, chi ristruttura casa propria non è al riparo da brutte sorprese. Questo perché, infatti, se i lavori causano danni agli appartamenti vicini, allora dovrà scattare in automatico il risarcimento. Interventi come la demolizione di tramezzi, rifacimento di pavimenti, la sostituzione di impianti o l’uso di macchinari pesanti, potrebbe produrre vibrazioni tali da danneggiare anche i beni dei propri vicini di casa. Le possibili crepe sui muri, i distacchi di intonaco e molto altro ancora, sono tutte conseguenze che dovranno essere necessariamente risarcite.

Per poter procedere con questa pratica, tuttavia è necessario seguire un principio stabilito dal Tribunale.

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Vivere in un condominio (Canva) Skyvape.it

Cosa fare per denunciare questi lavori

Il principio in questione è molto chiaro: serve dimostrare il nesso di causalità tra i lavori e i danni subiti. Ma come fare? Beh, sicuramente la strada più semplice è una CTU (consulenza tecnica d’ufficio), che accerti la reale origine delle lesioni e verifichi se derivano o meno da difetti preesistenti alla ristrutturazione. Nel caso di possibile conferma, allora non c’è alcuna via di scampo: il proprietario che ha eseguito i lavori dentro casa dovrà pagare un risarcimento completo al proprio vicino.

Insomma, la prossima volta che ristrutturerai casa ricordati di fare sempre attenzione. Il rischio altrimenti? Pagare inutilmente delle spese extra ai tuoi vicini di casa.