“Non usare questo farmaco o ti viene il LINFOMA”: rischi di morire in pochissimo tempo I Tragedia: grave forma di malattia mentre provi a ‘curarti’

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“Non usare questo farmaco o ti viene il linfoma”: un grave linfoma, per di più. E rischi di morire in pochissimo tempo. Tragedia nella tragedia, e dramma umano. Ti capita una grave forma di malattia proprio mentre provi a ‘curarti’ da un’altra patologia.
Quello di cui stiamo parlando è il Linfoma di Hodgkin: ma cos’è e quali fattori possono incidere? Come avviene tutto, e quando e in che modo ‘scoppia’ la malattia?
Il linfoma di Hodgkin è una forma di tumore del sistema linfatico, parte fondamentale delle difese immunitarie del nostro organismo. Colpisce soprattutto i linfonodi, ma può interessare anche altri organi.
È considerato una neoplasia relativamente rara, ma rappresenta una delle forme di linfoma meglio conosciute e con maggiori possibilità di trattamento e guarigione, grazie ai progressi della medicina.
Le cause precise del linfoma di Hodgkin non sono ancora del tutto chiarite, ma la comunità scientifica ha individuato alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare questa patologia.
Ecco una delle condizioni scatenanti
Tra i più noti ci sono fattori genetici, infezioni virali (come il virus di Epstein-Barr), condizioni di immunodeficienza e, secondo diverse ricerche, anche l’uso prolungato di alcuni farmaci immunosoppressori. Gli immunosoppressori sono farmaci fondamentali in molti contesti clinici. Vengono utilizzati, ad esempio, nei pazienti che hanno subito un trapianto d’organo, per evitare il rigetto, oppure in chi soffre di malattie autoimmuni come artrite reumatoide, lupus o psoriasi, per ridurre la risposta eccessiva del sistema immunitario.
Tuttavia, proprio perché riducono l’efficienza delle difese naturali dell’organismo, questi farmaci possono rendere il corpo più vulnerabile non solo alle infezioni, ma anche allo sviluppo di alcune forme tumorali, incluso il linfoma di Hodgkin. L’indebolimento del sistema immunitario crea infatti un contesto favorevole alla proliferazione incontrollata di cellule anomale.

Se assumi questi farmaci, rischi
Va sottolineato che non tutti i pazienti che assumono immunosoppressori corrono automaticamente questo rischio, ma le ricerche mediche confermano una correlazione significativa, soprattutto nei trattamenti a lungo termine e ad alte dosi. Oltre ai farmaci immunosoppressori, esistono altri fattori che possono incidere. L’età, ad esempio: il linfoma di Hodgkin si manifesta con maggiore frequenza nei giovani adulti tra i 20 e i 30 anni e in una seconda fascia sopra i 55 anni.
Anche una storia familiare di linfomi può aumentare la probabilità di insorgenza. Inoltre, alcune infezioni virali, come già accennato, sembrano avere un ruolo importante. L’infezione da virus di Epstein-Barr (EBV), responsabile della mononucleosi, è stata spesso associata a questa forma tumorale. Non esistono metodi certi per prevenire il linfoma di Hodgkin, ma essere consapevoli dei fattori di rischio è fondamentale. Per i pazienti che devono assumere immunosoppressori, è importante seguire con attenzione le indicazioni del medico e sottoporsi a controlli periodici, così da individuare tempestivamente eventuali anomalie. La diagnosi precoce, infatti, è uno dei fattori chiave per affrontare con successo la malattia. Oggi le terapie comprendono chemioterapia, radioterapia e, in alcuni casi, l’immunoterapia, con tassi di guarigione molto alti rispetto ad altri tumori.