Ufficiale, batosta al posto di blocco, automobilista devastato dalla multa da Guinness
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Batosta al posto di blocco, la storia di automobilista devastato da una multa da Guinness per un banale mal di testa.
Nella vita quotidiana l’uso di farmaci è ormai una realtà inevitabile. Che si tratti di semplici analgesici per un mal di testa, di antinfiammatori per dolori muscolari o di terapie croniche indispensabili, milioni di italiani assumono ogni giorno medicinali per curarsi o per mantenere sotto controllo la propria salute.
In molti casi questi prodotti sono necessari, se non addirittura vitali, e non possono essere sostituiti o sospesi senza conseguenze. Ma che cosa succede per chi guida?
In effetti, proprio perché i farmaci sono parte integrante delle nostre abitudini, spesso dimentichiamo che non sono sostanze neutre e possono produrre conseguenze.
Anche i più comuni possono avere effetti collaterali o interazioni con altre cure, e soprattutto possono incidere sul nostro stato psicofisico quando ci mettiamo al volante.
Guidare sotto l’effetto dei farmaci: cosa dice la legge
Il Codice della Strada equipara, in alcune situazioni, la guida sotto l’effetto di farmaci che alterano le capacità psico-fisiche alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di stupefacenti. Non si tratta solo di sedativi o ansiolitici: anche medicinali più comuni possono provocare sonnolenza, riduzione dei riflessi, calo della concentrazione.
Questo significa che un semplice farmaco da banco, se assunto in determinate quantità o in combinazione con altri trattamenti, può trasformarsi in un rischio per la sicurezza stradale. E le conseguenze non riguardano solo la salute: in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, o peggio di incidente, il conducente può incorrere in sanzioni severe, comprese multe salate, sospensione della patente e responsabilità penali.

Il paradosso dei paradossi
Non bisogna pensare soltanto a farmaci “pesanti”: qualsiasi sostanza che agisca sull’organismo può alterare i nostri tempi di reazione, e questo alla guida può essere decisivo.
Il problema principale è la scarsa consapevolezza. Spesso si legge distrattamente il foglietto illustrativo, oppure non si chiede al medico o al farmacista se quel determinato trattamento può influire sulla capacità di guidare. Eppure, i bugiardini indicano chiaramente quando un farmaco provoca sonnolenza o riduzione della prontezza mentale. E se, in determinate condizioni, interagisce sulla tua lucidità e vieni fermato al posto di blocco, rischi la multa.