“Siamo parenti, non te li restituisco”: SOLDI PRESTATI in FAMIGLIA, che fai se non te li ridanno l La legge parla chiaro

La legge sui prestiti (Canva) Skyvape.it
Quante volte ti sarà capitato di farti prestare dei soldi dai tuoi parenti? Ecco però tutto quello che dovresti sapere!
Ormai si sa, è assai comune prestare o ricevere del denaro tra parenti. Può capitare come regalo di Natale, di compleanno, oppure semplicemente per un bisogno o una necessità improvvisa, fatto sta che è successo a chiunque almeno una volta nella vita. Ma cosa accadrebbe se ti dicessero che esiste una legge sulla questione?
Senza saperlo potresti essere ‘costretto’ a restituire tutto quanto. Ma ecco nel dettaglio perché!
Prestare soldi a un amico è complicato, ma farlo a un parente può diventare un vero campo minato. Il motivo? Quando si incrociano rapporti familiari e questioni di denaro, le discussioni possono essere sempre dietro l’angolo. Ma cosa succederebbe se tuo fratello, i tuoi genitori o chiunque altro, ti dicessero: “Siamo familiari, non te li restituiamo”? Si tratta di una situazione più comune di quello che possiamo pensare e che, spesso e volentieri, ha causato forti liti in famiglia.
Per fortuna però, la legge parla chiaro e potrebbe venirti in contro in questa ipotetica situazione.
Cosa prevede la legge nella nostra nazione
Se un genitore presta del denaro a un figlio minorenne, non può chiedere indietro quei soldi. Il motivo? Rientrano nel loro mantenimento obbligatorio. La situazione può tuttavia cambiare se il figlio, al contrario, è maggiorenne: in tal caso può essere chiesto indietro il denaro come qualsiasi altro debito, senza eccezioni. Se dunque anche tu chiedi spesso qualche contante ai tuoi parenti, pensando che si tratti di un ‘obbligo morale’, sappi che la legge non è per nulla d’accordo con te!
E invece per quanto riguarda i prestiti tra coniugi? Adesso te lo spieghiamo noi!

Come funzionano i prestiti tra coniugi
Al contrario del caso genitori/figli, per quanto riguarda i prestiti tra coniugi la legge è decisamente più sottile. Le somme date al partner per le spese ordinarie o di assistenza familiare, non devono essere restituite. Invece se parliamo di cifre più alte, magari provenienti da un conto personale, il coniuge ha tutto il diritto di richiedere la restituzione. La Corte di Cassazione, con la sentenza 11766/2018, ha chiarito che, in questi casi, si tratta a tutti gli effetti di un prestito. Se invece dovesse esistere una scrittura privata firmata, allora il denaro andrà restituito obbligatoriamente.
Insomma, la parentela non è un lasciapassare per non restituire i soldi ricevuti. La legge, a differenza dei legami di sangue, non fa sconti a nessuno!