“Dammi il mantenimento, subito!” “Ma noi non siamo neanche sposati”: non importa, la legge ti OBBLIGA a sganciare i soldi, e anche in fretta

Coppia che discute (Canva) Skyvape.it
Pensi che solamente un anello di fidanzamento implichi degli obblighi economici? Ti sbagli di grosso, ecco perché..
Purtroppo si sa, quando si parla di soldi e di affetti, i conflitti sono sempre all’ordine del giorno. Le battaglie legali per il mantenimento o per l’assegno divorzile, sono indubbiamente tra le più comuni e insidiose di sempre. Tuttavia, una nuova pronuncia della Corte di Cassazione ha appena allargato il campo e la cosa non ha minimamente entusiasmato le persone.
Ma ecco nel dettaglio come potrebbe cambiare le cose e perché queste regole non varranno più unicamente per i matrimoni tradizionali.
Fino a questo momento, gran parte degli italiani erano convinti che, al di fuori del matrimonio, non ci fosse alcun obbligo economico per l’ormai ex partner. Nessun vincolo, alcun contatto e soprattutto nessuna somma periodica da versare a qualcun altro. Eppure, sembrerebbe che le cose potrebbero ben presto cambiare e la Corte di Cassazione avrebbe deciso di ribaltare le carte in regola.
Ecco dunque tutto quello che dovresti sapere se, anche tu, sei stato impegnato in un’unione civile finita male.
Tutto quello da sapere sugli obblighi di mantenimento
La Suprema Corte, proprio in queste ore, ha annunciato che chiunque abbia avuto un’unione civile, deve rispettare degli obblighi economici ben precisi anche dopo la rottura del rapporto. Una novità che non farà sicuramente piacere ad una buona fetta di ex coniugi, ma che la legge ha comunque deciso di rendere definitiva. Tuttavia, è bene sottolineare una cosa importante: c’è una forte differenza tra l’assegno di mantenimento e l’assegno divorzile. Il primo interessa le coppie separate ma ancora formalmente sposate in cui, per la legge, resta il vincolo di assistenza morale e materiale (perché lo scopo è quello di mantenere lo stesso tenore di vita avuto durante il matrimonio).
E per quanto riguarda invece l’assegno di divorzio? Beh le cose cambiano ulteriormente.

L’assegno che non ti saresti mai aspettato
Anche quando due persone non sono più formalmente sposate, rimane un solo principio fondamentale: quello di solidarietà post-matrimoniale. In poche parole, ciascun ex deve provvedere a sé stesso, ma se uno dei due non ha i mezzi sufficienti per vivere dignitosamente, allora l’altro è obbligato a intervenire. Adesso però arriviamo alla vera bomba: l’ordinanza n.25495 depositata il 17 settembre 2025, prevede che questi stessi principi siano applicati anche per le unioni civili. Tradotto? Se la relazione finisce e uno dei due si trova senza risorse, l’altro sarà comunque tenuto a pagare un assegno divorzile.
I giudici direbbero quindi: “Non importa se siete mai stati sposati, la legge vi obbliga lo stesso” e neanche chi ha scelto una forma di convivenza diversa dal matrimonio potrà più salvarsi!