Spese condominiali, da oggi le deve pagare l’amministratore: sentenza storica, Risarcimento immediato, proprietari salvi sul gong

Chi paga le spese condominiali (Fonte: Canva) - www.skyvape.it
Come mai si vocifera che le spese condominiali dovrà pagarle l’amministratore? Ecco che cos’è emerso da questa sentenza.
Quando si decide di acquistare una casa o di restare in affitto, dovete sapere che in ogni caso avrete diverse spese da pagare che esulano dalla rata del mutuo o del canone mensile di locazione.
Il discorso è ulteriormente differente se decidete di vivere in un condominio o in una casa indipendente, visto che se nel primo caso dividerete le spese con gli altri condomini ma avrete meno potere decisionale, nel secondo caso deciderete in autonomia, ma avrete tutto sulle “vostre spalle”.
Restando in tema condominiale, in questo caso, la maggior parte degli immobili presenta un amministratore che ha il compito di gestire i registri contabili dello stabile, di rappresentare legalmente il condominio anche nella sua organizzazione, di pianificare le assemblee, di gestire le parti comuni e così via.
Eppure non tutti sanno che in questo caso, come da decisione di questa sentenza storica, sarà l’amministratore a dover pagare le spese condominiali. Ecco di cosa parliamo esattamente.
La responsabilità dell’amministratore
Le responsabilità a carico dell’amministratore di condominio è un tema frequente per quanto riguarda il dibattito giurisprudenziale e dottrinale. In una recente sentenza la Corte d’Appello ha delimitato i confini della mala gestio, concentrandosi maggiormente su due aspetti cruciali, che poi sono stati il motivo per cui i condomini hanno sporto denuncia contro l’ormai ex amministratore.
Il primo obbligo che deve rispettare riguarda la gestione dei condomini morosi, poiché deve poter dimostrare sempre di essersi attivato affinché il debito possa essere sanato, a prescindere che poi questo si verifichi o meno. In questo caso quindi come leggiamo da Brocardi, l’amministratore dovrà attivare decreti ingiuntivi e precetti, fornendo anche un’adeguata informazione ai vari condomini di cosa si rischia se vengono attivate procedure esecutive, quindi con pignoramenti immobiliari, iscrizioni ipotecarie pregresse e il rischio di non poter vendere il proprio immobile. E qual è il secondo obbligo?

Quando l’amministratore deve risarcire il condominio
In quale caso l’amministratore dovrà pagare le spese condominiali sotto forma di risarcimento? Questo caso è stato gestito dalla Corte d’Appello di Bologna come leggiamo da Brocardi, la quale si è pronunciata con la sentenza 1580/2025 in merito al netto confine di mala gestio dell’ormai ex amministratore di quello stabile. I motivi per cui è nata questa causa erano due: il primo riguardante l’omesso recupero delle spese inerenti ai condomini morosi e il secondo, riguardante il mancato pagamento delle fatture al fornitore di energia, portando quindi alla maturazione di interessi passivi ai danni del condominio.
Se per il primo caso l’ex amministratore non è stato ritenuto responsabile visto che ha potuto dimostrare di aver svolto tutte le procedure descritte nel paragrafo precedente, per il secondo punto invece, è stato condannato a risarcire il condominio con un pagamento di più di 5mila euro. Questo perché il mancato pagamento delle fatture è una conseguenza della passività del professionista a versare quanto dovuto al fornitore, nonostante la disponibilità di fondi presenti sul conto condominiale.