Il Black Market dello svapo…
02 Gennaio 2017 – a cura di Spybot (Umberto Giannini) per Skyvape
Ho deciso, metto in piedi un’azienda di e-liquid ! No, troppi pensieri, troppe tasse, troppe spese, troppo lavoro..
Chi me lo fa fare, voglio ” sta senza pensier’ ” e quindi : contrabbandero’e-liquid !
S’ inizia sempre per gioco, magari ti va bene un liquido, lo fai girare tra gli amici, iniziano le richieste e lo vendi, ti fai pagare i costi ed un po’ di fastidio o lavoro come vogliam chiamarlo. Poi le richieste iniziano a diventare sempre di piu’e si annusa l’ affarone.
Le scelte sono due : mi fermo, o mi organizzo meglio?
Bene, si stanno organizzando meglio in tantissimi.
La fetta piu’ grossa e’ occupata dai macerati di tabacchi lavorati, ossia di quelli non agricoli, che compri dal tabaccaio. Si organizzano nei migliori dei modi, dai garage sotto casa con annessi giocattoli di quando erano bambini, albero di natale, festone del 18° compleanno, 40 cm di polvere e vecchio motorino smontato…
I piu’ precisini e puntigliosi invece macerano nella propria vasca da bagno. I controlli di qualita’, pre e post-produzione, sono operazioni che secondo queste persone devono essere attribuite solo alla Barilla.
Uhm pero’ e’ fatto bene, non lo sento grattare in gola nemmeno un pochino…. Certo, in estrazione ti sei tirato l’ additivo chimico magico del tabacco lavorato, quello che fa diventare tutto un guanto di velluto, anche la carta vetrata.
Ci sono quelli che prendono ricette “collaudate” in giro per siti, i famosi e-liquid clone ( anche scriverlo mi risulta comico ). La parte “sana” del contra-sotto-banco. Maneggiano nicotina proveniente da dove non si sa, aromi di che tipo se scaduti o meno non si sa.. Li assemblano, e creano un vero e proprio sub-mercato ( anzi iper-mercato )
Poi ci sono i geni : le aziende parallele. Hanno due mercati, quello legale e quello “black” . Fondendo i due modus operandi, diciamo che sono operatori in grigio.
Dove si “nascondono” ?
Su facebook hanno i loro covi e li raccolgono ordini e consensi. Peccato che spesso questi consensi e spazi arrivino anche da gruppi facebook non appartenenti o legati in nessun modo a questi cantinari. Per non parlare degli operatori “seri” del settore, quali gestori di shop, che con le loro review su youtube danneggiano i veri professionisti.
Come si puo’ addirittura recensire prodotti che non entreranno mai in un contesto legale, non lo so.
Produrre e vendere in maniera illecita, e’ un reato.
Chi compra, e’ complice allo stesso modo.
Chi sponsorizza e regala spazi, idem come sopra.
Spesso si parla di cloni Vs originali, la tutela del modder e bla bla bla..
Iniziamo anche a tutelare chi dovremmo sempre ringraziare, perche’ senza di loro ..sarebbe stata total black : i produttori di e-Liquid !