“Lei non è onnipotente”: sentenza CASSAZIONE, l’amministratore di Condominio messo all’angolo I Addio ai suoi ‘superpoteri’: ecco chi decide ora

Legge della Corte di Cassazione (Facebook) Skyvape.it
L’amministratore di condominio è davvero così potente come crediamo? A rispondere è stata proprio la Corte di Cassazione.
Nella nostra nazione, la figura dell’amministratore è assai fondamentale all’interno di un condominio. Ma fino a che punto può spingersi davvero? Ed è vero che, in casi di urgenza, può avere carta bianca su tutto? A rispondere è stata proprio la Corte di Cassazione, che ha finalmente deciso di togliere ogni dubbio.
Ma ecco nel dettaglio quali sono i limiti invalicabili che neanche l’onnipotenza di queste figure può oltrepassare!
Il ruolo degli amministratori è assai preciso: convocare assemblee, gestire i conti, decidere sulle manutenzioni e, in molti casi, intervenire anche senza l’ok dei condomini. Negli ultimi mesi però, alcune domande hanno acceso un dibattito tra chi vive all’interno di un condominio e i professionisti del settore. Non è raro infatti che, in nome di un’urgenza, un amministratore ordinasse lavori straordinari e spesso decisamente costosi.
Ma come comportarsi allora in questi casi? Beh, è fondamentale seguire una procedura ben precisa.
Altro che potere supremo, ecco chi vale davvero
A questo punto è lecito domandarsi: ma chi ha davvero l’ultima parola? E soprattutto, i condomini sono davvero obbligati a tirare fuori dei soldi dal proprio portafoglio? A fare chiarezza ci ha pensato proprio la Corte di Cassazione, con una sentenza destinata ridisegnare gli equilibri interni della vita condominiale. Ad attirare l’attenzione delle persone è stato un caso in particolar modo, dove un amministratore aveva disposto interventi di manutenzione straordinaria sulle parti comunali. Tuttavia, una volta sostenute le spese, una parte dei condomini si era ribellata, domandando se davvero quegli interventi fossero urgenti.
La risposta da parte della Cassazione ha poi sorpreso tutti quanti ed è immediatamente divenuta virale online.

Il verdetto da parte della Cassazione
Dopo aver esaminato il caso, la Cassazione ha colto l’occasione per chiarire in modo sistematico i poteri dell’amministratore di condominio rispetto all’assemblea. Il verdetto è stato: “L’urgenza non modifica la natura straordinaria dell’intervento”. Cosa significa? Che anche in presenza di pericolo, l’amministratore non può comunque sostituirsi all’assemblea quando si tratta di spese sostanziose e non. Senza questa ratifica dunque, le somme anticipate dal soggetto non sono automaticamente rimborsabili. In poche parole, l’assemblea rimane comunque il cuore decisionale e solamente lei può approvare la spesa.
Insomma, altro che superpoteri e onnipotenza! Gli amministratori dei condomini devono piuttosto accontentarsi di essere in seconda posizione, dietro all’assemblea!