Packing che ingannano, o rispecchiano la realtà?

13 Gennaio 2017 – a cura di Spybot (Umberto Giannini) per Skyvape

 

Packing che ingannano, o rispecchiano la realtà?

La mia delusione piu’ grande fu quando scoprii che il mio briosciaro di fiducia utilizzava l’aroma brioche.
Riuscii ad ottenere la ricetta tramite un amico che lavorava in quel bar. Me la diede per far dispetto al titolare, dopo esser stato licenziato.
Il primo vero “internal lake”! C’e’ chi pagherebbe per averla.. Avevo la ricetta di quelle brioches, ma mancava l’ingrediente fondamentale, L’AROMA.

Nemmeno sapevo esistessero gli aromi. Fu da quel giorno che in casa mia si iniziarono ad utilizzare aromi, i flavourart, per far dolci. Crostata di mele rinforzata con aroma mela, o torta di mele. Biscotti con aroma biscotto;
Insomma, qualsiasi gusto possiamo esaltarlo con un rinforzo aromatico della stessa famiglia.

Qual e’ il problema dei liquidi ?

Ovviamente manca il meglio.

Manca la parte solida, manca il biscotto, manca il bombolone, manca la vera panna.. Aria..aria anche fritta. E non e’ un gioco di parole, perche’ esistono liquidi coi sentori del fritto. Il problema e’ bello grosso, perche’ le aspettative sono sempre troppo grandi, e forse pretendiamo un po’ troppo da questi e-liquid. A parer mio ci sono delle terminologie che non dovrebbero essere mai utilizzate in descrizione, proprio per non creare “false speranze”

Cialda, glassato, farcito, CROCCANTE!!! ( etc etc etc …)

Sono terminologie da marketing, ovviamente, pero’ un po’ ingannevoli. Tempo fa assaggiai degli aromi italiani, che devo dire, s’ avvicinavano molto a quel che magari potrebbe essere un vero biscotto, del crem caramel.

Conosco la provenienza di quegli aromi, azienda che fornisce industrie dolciarie. Avvertivo proprio quel sentore di biscotto Atene..si ma..mancava sempre il meglio, il biscotto. L’ aroma si lega ai grassi, ed in un impasto di uova burro e farina, avrebbe fatto il suo lavoro, ma allo svapo, molto meno.

Packing sempre piu’ ingannevoli. Coni gelato, panettoni, biscotti, barrette al cioccolato, etichette con cannoli.

Io mi chiedo : se non fossero venduti con queste confezioni, avrebbero comunque successo? Forse meno, ma..con minori aspettative sarebbero magari, piu’ apprezzati?

Pensiamoci : biscotto farcito con cioccolato al latte ed una glassa di pistacchio ricopre un leggero tappeto di vaniglia, il tutto ricorperto di granella di nocciole.

Impatto strepitoso, si ..un marketing fantastico. Solo che magari qualcuno giustamente non rileva la glassatura, il velo di vaniglia, si aspetta la granella che finisce tra i denti.

E allora, non sarebbe meglio non “illudere” il cliente ? In che modo?
Semplicemente : liquido al cioccolato e pistacchio. Il Bishop xx 42 , con cioccolato e pistacchio.
Che poi, un naso piu’ allenato ci sente dentro la vaniglia, la nocciola..e’ li che il liquido prende punti e sale l’ asticella. L’ azienda rischierebbe meno critiche negative. Vendera’ meglio la seconda batch..si perche’ se nella prima non ci ritroviamo la glassatura al cioccolato bianco scritta in descrizione, e la granella di nocciole tra i denti, difficilmente ricompreremo il liquido una seconda volta.

Ah..e ricordiamoci sempre delle immagini iperfarcite, dei packing, che il nervoso sale già nello scartare un cono gelato, dove invece di un cornetto algida, ti ritrovi in mano una tristezza di e-liquid.