Quanto di più vicino alla Sigaretta?
02 Gennaio 2017 – a cura di Spybot (Umberto Giannini) per Skyvape
Dedicato a chi ha sempre fumato sigarette. No degustatori di pipe, sigari , cioccolato fondente e cognac. Solo ed esclusivamente per sigarettomani.
La maggior parte della nostra carriera da sigarettomani e’ contornata da un buon numero di marche di sigarette. Ogni tanto se ne sceglieva una diversa, sino a identificare forse, quella definitiva, che c’ avrebbe accompagnato alla morte.
Almeno io facevo cosi’ : entravo nel tabaccaio, mi giravo intorno, e prendevo il pacchetto piu’ bello. Il packing delle sigarette vinceva con i colori ed i caratteri delle lettere : Chesterfield tra i primi posti. Le lettere JPS su sfondo nero poi, quanto di piu’ tamarro ed accattivante non esiste al mondo.
Quindi il sapore, il profumo delle sigarette, proviene dai nomi, packing quindi colori e caratteri delle scritte…mica dal tabacco!
Ogni tanto c’ era “l’esperto” che diceva : vuoi vedere che ti indovino di quale sigaretta si tratta ad occhi chiusi ? E qualcuno indovinava pure, ma come faceva? Sicuramente non dal sapore del tabacco! La maggior parte di noi e’ sempre stata in grado di giudicare una sigaretta secondo questi parametri : piacevole, abbastanza piacevole, poco piacevole, pessima.
Il nostro cervello registra i sapori, e noi non facevamo altro che registrare i sentori di miscele chimiche. Non si registrava mica il sapore del virginia, burley, oriental..
Partendo da una verita’ incontestabile : l’ unico hardware che puo’ distoglierti dalle sigarette analogiche e’ l’ hardware “da guancia” e solo un buon tabaccoso puo’ essere un alleato vincente..beh potrei anche prendere per le pinze la seconda affermazione.
Siamo piu’ precisi :
Il tabaccoso ti “salva” , ma a patto che sia adoperato con intelligenza.
Noi eravamo solo dei fumatori di additivi con una “coda” di tabacco. Il vero tabacco che oggi svapiamo, non era il nostro “tabacco” analogico. Oggi degustiamo il tabacco nei nostri PV, ma all’ epoca del vizio, no!
Se e’ vero che i nostri sensi si sono amplificati, se e’ vero che il nostro olfatto e quindi di conseguenza il gusto e’ notevolmente migliorato, perche’ mai dovremmo sentire la necessità di degustare tabacco.
Questo sia chiaro e’ un discorso dedicato a chi e’ in bilico, a chi ancora non riesce ad eliminare del tutto le sigarette, a chi sta perdendo la forza di continuare.
Noi non dobbiamo svapare un supertabacco, noi non dobbiamo sentire le sfumature o identificare lo stallatico.
NOI NON DOBBIAMO TRASFORMARCI IN QUEL CHE NON SIAMO MAI STATI, OSSIA : DEGUSTATORI ESPERTI DI TABACCO
Conosco chi svapa solo base neutra con una buona carica di nicotina
– Ma come, e non senti i sapori?
– Perche’ prima avvertivamo i sapori e profumi di un tabacco inesistente con un olfatto bruciato?
Ma un buon fruttato, un dolcetto…?
Di cosa abbiamo bisogno? Del ” quasi neutro “. Un buon “ricordo” di tabacco. Se possediamo estratti, diluiamo a percentuali bassissime. Il nostro cervello deve percepire quel che negli anni ha registrato, o quanto meno, un abbastanza vicino a quel che e’ nei nostri ricordi gustativiBasta una base neutra e poche gocce di fumosita’, che puo’ essere conferita con del latakia o del kentucky. Esageriamo : aggiungiamo pure qualche goggia di virginia. Dobbiamo essere quanto piu’ vicini al neutro che al tabacco da degustazione. Essere quanto piu’ vicini a quel che fumavamo, ossia il nulla. Il fumo non ha sapore se non di cartina bruciata e miscele di additivi. Quindi con questi consigli, siamo gia’ troppo oltre il nulla e piu’ vicini al gusto del tabacco.
Bene, quando ci sentiremo abbastanza vicini alla zona salvezza, e’ il momento di poter fare i degustatori. Ci vestiremo da esperti, e ce ne andremo in giro a consigliare il meglio che il mercato offre. Ed andremo alla ricerca del miglior frappe’, il miglior cioccolato, la miglior ciliegia ed il miglior sigaro…