UFFICIALE – SCOPERTO IL ‘PICCO’ DELL’INFELICITA’: a quest’età hai la tristezza peggiore di sempre I Supera lo ‘scoglio emotivo così, e eviti il crollo: dopo è tutta discesa

triste - pexels- skyvape

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Adesso è ufficiale: è stato scoperto quello che viene definito come ‘picco’ dell’infelicità. Ovvero il punto in cui siamo più tristi. O meglio (anzi, peggio), l’età in cui siamo più tristi, vulnerabili e rischiamo di capitolare.

Tuttavia, se si riesce a ‘superare‘ questo che per la scienza è il momento peggiore quanto a tristezza e sofferenza emotiva, dopo andrà meglio, molto meglio.

In pratica è come se fosse uno scoglio emotivo: da superare, per poi continuare il resto della nostra vita con uno stato d’animo migliore.

Ogni età della vita porta con sé sfide, difficoltà e emozioni negative con cui impariamo a convivere. Tristezze, paure e sofferenze sono esperienze comuni a tutti.

Ma la loro intensità e frequenza possono variare nel corso degli anni. Non esiste un momento in cui si è completamente immuni dal dolore o dai momenti difficili.

Ecco il picco di tristezza: lo raggiungi a questa età

Tuttavia, spesso si osserva una soglia di età in cui queste sensazioni sembrano raggiungere un picco. E non è quella che potremmo pensare. Durante l’adolescenza, ad esempio, i giovani affrontano profondi cambiamenti fisici e psicologici, confrontandosi con l’identità, l’accettazione sociale e le pressioni scolastiche. Questa fase è spesso accompagnata da ansia e insicurezza, ma anche da un grande desiderio di libertà e scoperta. Passando all’età adulta, le difficoltà si spostano verso altre sfide: il lavoro, la famiglia, le responsabilità quotidiane. Qui, lo stress e la pressione possono generare una sensazione di fatica e di insoddisfazione che pesa molto.

Tuttavia, molti studi e testimonianze indicano che è intorno ai 40-50 anni che spesso si raggiunge un “picco” di difficoltà emotive. Questo periodo, conosciuto come “crisi di mezza età”, è caratterizzato da riflessioni profonde sul proprio percorso di vita, da rimpianti, dubbi e dalla paura di non aver realizzato i propri sogni. È un momento in cui la consapevolezza della finitezza del tempo diventa più concreta e può generare malessere.

uomo triste - pexels- skyvape
uomo triste – pexels- skyvape

E adesso cosa faccio? Il picco emotivo è arrivato, prova a superarlo così

Nonostante questo picco, non si deve dimenticare che ogni fase porta anche opportunità di crescita e rinnovamento. La capacità di affrontare le difficoltà cambia con l’esperienza e la maturità, aiutando a trasformare paure e tristezze in momenti di consapevolezza e forza interiore. Insomma, ogni età ha le sue sfide, ma anche la sua luce.

Stando ad una analisi del National Bureau of Economic Research (NBER), istituzione di livello globale, il picco della felicità segue una specie di movimento a “U”, con un boom iniziale verso i 18 anni, una discesa fino a circa i 47 anni e una risalita dopo i 50. Il dato più eloquente sostiene che a 47,2 anni il benessere mentale, e emotivo arriva il minimo storico, con un crollo tra il 5% e il 10% rispetto agli altri momenti della vita. Questo meccanismo dagli esperti è ricordato come la “valle emotiva: la maturità, le responsabilità familiari, lavorative e personali si sommano. Ma se lo sai gestire, dopo è tutta discesa. Dicono.