ULTIM’ORA – PIGNORAMENTO STIPENDI: milioni di cittadini finiscono in miseria I Ufficiale: ti tolgono i soldi ‘da sotto al sedere’

Il pignoramento dello stipendio (Fonte: Freepik) - www.skyvape.it
Come mai si parla di pignoramento stipendi? Sono moltissimi i cittadini che hanno preso questa notizia con molta apprensione.
Per quanto il dibattito in merito è sempre molto acceso, è una procedura legale il pignoramento dello stipendio e avviene quando un creditore per rientrare del debito non ancora estinto da parte del debitore, trattiene una cifra ogni mese dallo stipendio per ripagarsi del debito.
In Italia questa procedura è gestita dal Codice di Procedura Civile e da altre normative che garantiscono comunque un bilanciamento tra il diritto del creditore e la necessità del debitore di mantenere comunque una vita dignitosa.
Per questo prima di pignorare uno stipendio bisogna seguire determinati canoni, poiché non si può trattenere tutto. Ci sono limiti differenti se il debito è verso un creditore privato o verso lo Stato o l’Erario, ma comunque in ogni caso, il sistema prevede comunque un equilibrio tra le parti, impostando dei limiti anche in base alla situazione economica di chi deve pagare.
Eppure qualcosa potrebbe cambiare in questo contesto per via di una novità che sta facendo preoccupare i cittadini. Ecco di cosa stiamo parlando.
La Rottamazione quinquies
Prima di parlare del pignoramento dello stipendio, c’è anche un altro tema sempre legato al rientro dei debiti di cui si sta parlando molto in queste settimane e parliamo della Rottamazione Quinquies, visto come un metodo per alleggerire i contribuenti indebitati, garantendo comunque un rimborso allo Stato. L’idea di questo metodo che non è sicuramente nuovo, essendo stato rivisitato in diverse edizioni, consentirebbe di regolarizzare le posizioni dei contribuenti affinché possano pagare a rate il debito presente nella cartella esattoriale, in modo facilitato poiché ci sarebbero meno sanzioni, niente interessi, niente more, rate comunque più light e tempi più dilazionati.
Secondo la proposta, questo metodo dovrebbe coprire i debiti attivi entro il 31 dicembre 2023. Tra le novità più rilevanti: le rate più lunghe con pagamenti fino a 120 rate mensili; possibilità di saltare fino a 8 rate prima di perdere il beneficio; esenzione da sanzioni, interessi di mora e more su parte del debito e potenziale saldo a stralcio. Per il momento non si sa ancora nulla di certo poiché è al vaglio del Parlamento e dovrebbe essere inclusa nella prossima Legge di Bilancio 2026.

La questione del pignoramento stipendi
In attesa di scoprire come si evolverà la questione della rottamazione quinquies in molti si sono chiesti come mai si parla di novità in merito al pignoramento degli stipendi? Come riportato da ecoblog.it, molti cittadini potrebbero trovarsi in difficoltà per la nuova disposizione in merito al pignoramento per chi ha debiti fiscali particolarmente elevati. In pratica questa azione sarà automatica, senza più la necessità della notifica formale.
Questa misura dovrebbe valere soltanto per i dipendenti pubblici che hanno debiti superiore ai 5000 euro e uno stipendio superiore ai 2500 euro al mese. Chi percepisce uno stipendio più basso riceverà una trattenuta congrua alle proprie entrate. Informatevi bene con chi di dovere, poiché il pignoramento automatico dello stipendio rappresenta una svolta importante per la riscossione tributaria italiana.