“Vuoi un lavoro? Allora pagami”: truffe dei finti contratti di lavoro, ti assumono se ti ‘compri il posto’ I Tutto falso e illegale: migliaia di euro in fumo e disoccupati come prima

firma contratto lavoro - assunzione - accordo - stretta di mano - assicurazione - pexels- skyvape

firma contratto lavoro - assunzione - accordo - stretta di mano - assicurazione - pexels- skyvape

“Vuoi un lavoro? Allora pagami”: ecco come suona l’incipit delle truffe dei finti contratti di lavoro, una piaga che non accenna a fare danni in Italia anche di recente. Ti assumono se ti ‘compri il posto’, ma è tutto falso e illegale: migliaia di euro in fumo e disoccupati come prima.

Negli ultimi mesi si è parlato molto di una crescente ondata di truffe legate ai finti contratti di lavoro, specialmente nei confronti di extracomunitari.

Persone in difficoltà lavorativa o chi è alla ricerca di un’occupazione part-time e che si trovano in condizioni dure, illegali e di sofferenza. Scopriamo tutto.

A settembre 2025, il fenomeno sembra aver raggiunto proporzioni tali da mettere in allerta autorità, forze dell’ordine e cittadini. Ecco cosa emerge finora, come funzionano queste truffe e come difendersi.

In tante inchieste recenti la Polizia del Lavoro e la Guardia di Finanza hanno stanato delle reti illecite che proponevano contratti di lavoro falsi in cambio di soldi.

Lavoro in cambio di soldi: truffe del contratto di lavoro, la piaga sociale dilaga

Promesse non mantenute e documenti taroccati. Secondo quanto emerge anche di recente, varie aziende chiederebbero cifre che possono arrivare a migliaia di euro (in alcuni casi si è parlato di  5 mila euro) promettendo a chi paga la regolarizzazione, l’assunzione, o anche visti o permessi di soggiorno tramite pratiche che dovrebbero far sembrare legittime.

Sesso il bersaglio sono extracomunitari che attendono di essere regolarizzati o un contratto stabile. Le false aziende intercettano le loro esigenze, presentano contratti falsi, modulistica taroccato, e chiedono compensi per pratiche burocratiche inesistenti.

Stretta di mano - accordo - firma - contratto lavoro - pexels - skyvape
Stretta di mano – accordo – firma – contratto lavoro – pexels – skyvape

Perché a Settembre c’è un boom di queste truffe

Settembre è da sempre un mese critico per le truffe in chiave lavoro: dopo le vacanze, infatti vi è una maggiore richiesta di posti stagionali e truffatori se ne approfittano: crescono i falsi annunci, le mail false, le richieste di soldi in anticipo per “spese per pratiche” o promesse di assunzioni all’apparenza ufficiali.

Alcuni comportamenti ricorrenti: alcune aziende dicono di aver approvato il curriculum, ma che servono delle cifre per sbrogliare la pratica. Oppure per ottenere documenti personali sotto la minaccia di perdere l’occasione  di una assunzione imminente. Si presentano poi con falsi contratti che non vengono registrati, o inutili in quanto privi di valore legale. Dunque la regola è semplice: mai pagare in anticipo per un contratto di lavoro o per una pratica di assunzione. Di norma, chi ti assume ti paga, non ti chiede di pagare.