Caso-Ranucci, Mattarella: “severa condanna”. Meloni rincara: “grave atto intimidatorio”

La premier Giorgia Meloni

Giorgia Meloni (AnsaFoto) Skyvape.it

Unisona è la condanna di tutto il mondo politico in merito al gravissimo atto intimidatorio subito da Sigfrido Ranucci, la cui auto è saltata in aria a Pomezia. “Severa condanna”, ha dichiarato subito il presidente della Repubblica. E a dagli eco, ovviamente, la premier Meloni.

Sergio Mattarella, ha fatto pervenire subito la sua vicinanza a Sigfrido Ranucci. Totale  solidarietà, parlando di “severa condanna” per il grave gesto intimidatorio.

Nel mentre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprimeva, oltre alla doverosa solidarietà “la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito”

“La libertà e l’indipendenza dell’informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere”, ha sottolineato tramite una nota di Palazzo Chigi.

La solidarietà da maggioranza e governo, e non solo, si è fatta subito sentire. “Esprimo la più ferma condanna per il grave gesto messo in atto ai danni del giornalista Sigfrido Ranucci e della sua famiglia”, ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

Crosetto, Tafani, Nordio, Salvini: tutti solidali con Ranucci

“Un gesto gravissimo, vile, inaccettabile. Un ordigno ha fatto esplodere l’auto di Sigfrido Ranucci, davanti alla sua abitazione. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma resta la gravità estrema di un atto che colpisce non solo un giornalista, ma la libertà stessa di informare e di esprimersi. A lui e alla sua famiglia la mia piena solidarietà e vicinanza”, ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Esprimo ferma condanna per il grave atto intimidatorio subito dal giornalista Sigfrido Ranucci e dalla sua famiglia, ai quali rivolgo la mia piena solidarietà. Non esiste motivazione che possa giustificare questa violenza”, ha postato su X del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

“Una solidarietà totale, incondizionata accompagnata dalla consapevolezza della gravità del fenomeno e dalla determinazione, oggi più forte che mai, del governo di combattere qualsiasi forma di intimidazione mafiosa soprattutto quando è rivolta a un giornalista: la libertà di stampa è la prima espressione della democrazia quindi un attentato a un giornalista è un attentato allo Stato”, ha dichiarato invece a ‘Start’ il ministro della Giustizia Carlo Nordio. “Quanto successo a Pomezia è di una gravità inaudita e inaccettabile. Totale solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia”, scrive quindi sui social il vicepremier Matteo Salvini.

Sigfrido_Ranucci_ wikipedia - skyvape
Sigfrido_Ranucci_ wikipedia – skyvape

“Piena solidarietà” a Ranucci: l’unanime coro delle istituzioni

“Piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia per il grave atto intimidatorio subito. La libertà di informazione è valore fondante della nostra democrazia e ogni violenza va condannata e duramente perseguita”, ha scritto sui social il ministro delle Imprese Adolfo Urso.

“Un atto intimidatorio gravissimo e inaccettabile che non minaccia solo la sua persona e i suoi cari ma anche l’inviolabile principio democratico della libera informazione. La mia piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la mia vicinanza a tutta la sua famiglia”, ha postato su X il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. “La libertà di stampa è sacra e va difesa contro ogni aggressione. Solidarietà a Sigfrido Ranucci”, ha invece detto in una nota il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.