Poseidon, Putin: “Non esiste alcun mezzo che lo intercetti”

putin - primo piano - wikipedia - skyvape

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Russia e i test su Poseidon, drone nucleare sottomarino. Putin non ci gira intorno: “Non esiste alcun mezzo che lo intercetti”. Capacità inimmaginabili fino a qualche tempo fa. Ecco cosa ha detto il leader del Cremlino.

La Russia ha testato Poseidon. Vladimir Putin ha comunicato oggi che le Forze armate hanno iniziato i test su di  un drone sottomarino con capacità nucleari.

La notizia arriva a pochi giorni dopo il test di un missile da crociera a propulsione nucleare, il Bourevestnik, in grado di percorrere fino a 14mila chilometri.

“Ieri – ha dichiarato il presidente russo parlando nell’ambito di una visita ad un ospedale militare di Mosca, visitando feriti di guerra – noi abbiamo effettuato un nuovo test, di un altro sistema promettente, un drone sottomarino Poseidon. Non esiste alcun mezzo che lo intercetti”.

Putin e i test su Poseidon: “un altro sistema promettente”

Stando a quanto riportano  i media russi su Telegram, Kiev avrebbe colpito la raffineria NS-Oil nella comunità di Novospasskoye nell’oblast’ di Ul’janovsk e l’impianto chimico Stavrolen di Stavropol. Lo stabilimento, è un importante snodo di produzione di benzene, polietilene e altri elementi petrolchimici usati per alimentare la macchina bellica russa in Ucraina.

Le difese aeree russe avrebbero abbattuto quattro droni diretti a Mosca, come dichiarato dal sindaco della capitale russa Sergey Sobyanin. “I primi soccorritori stanno lavorando sul luogo dell’incidente”, ha postato sui social.

Vladimir_Putin - wikipedia - skyvape
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Droni in Vallonia, la situazione

Alcuni droni hanno sorvolato nella serata di sabato scorso la base militare di Marche-en-Famenne, nella provincia di Lussemburgo, in Vallonia (Belgio). Ne parlano i quotidiani Sudinfo e Het Laatste Nieuws.

“Quattro o cinque droni hanno sorvolato la base militare”, ha dichiarato a Sudinfo il ministro della Difesa Theo Francken (N-Va). “Si tratta di un vero e proprio allarme per la nostra difesa. Non stiamo parlando di qualche ragazzino che si diverte a far volare piccoli droni per divertimento o per provocare. No, parliamo di quattro o cinque dispositivi che sono stati identificati dai soldati in servizio e che stavano sorvolando specificamente la base”.