Germania: Il vaping rimane il metodo più utilizzato per smettere di fumare
Pubblicato sulla rivista medica tedesca “Deutscher Aerzteblatt” lo studio che dimostra come in Germania il vaping sia il metodo più usato per smettere.
Il vaping è il modo più utilizzato per i fumatori tedeschi di smettere di fumare di fronte ai sostituti della nicotina (6%). Questo è uno dei risultati del follow-up DEBRA , istituito dal 2016 secondo l’esempio inglese. Lo studio condotto dal professor Daniel Kotz dell’Università di Dusseldorf si basa su sei sondaggi tra giugno 2016 e maggio 2017 per un totale di oltre 12.200 intervistati di età compresa tra 14 anni e oltre.
Questo monitoraggio valuta la prevalenza del fumo al 28,3% tra gli over 14, con un consumo medio di 14 sigarette al giorno. I fumatori sono il 32% degli uomini e il 25% delle donne, mentre l’11,9% dei 14-18enni fuma. Lo studio rileva che coloro che sono svantaggiati economicamente fumano di più.
La cultura ed il reddito familiare netto mostrano entrambi una relazione lineare: più basso è il certificato di abbandono scolastico e più basso è il reddito, maggiore è la percentuale relativa di persone che fumano “, spiegano i ricercatori.
Per quanto riguarda lo svapo, attualmente l’1,9% della popolazione lo usa, il 2,6% degli uomini e l’1,3% delle donne. Tra gli attuali il 14% riferisce di essere ex-fumatori. Anche il 15,2% di coloro che hanno usato le sigarette elettroniche ha smesso di fumare.
Il consumo tra le persone che non hanno mai fumato tabacco è molto basso (0,3%)”, afferma lo studio.
Quasi un decimo della popolazione adulta ha provato a svapare entro l’anno e il 14,6% dei 14-18enni, ma solo il 2,9% dei 14-18enni lo utilizzava ancora al momento del questionario.
Il 72% degli svapatori tedeschi utilizza liquidi alla nicotina con una concentrazione media di 6,5 mg / ml e consuma una media di 3 ml al giorno. Il restante 28% usa liquidi senza nicotina. Ci sono diverse ragioni che portano al vaping: il piacere (31,8%), in particolare quello relativo ai sapori (35,9%), il costo inferiore rispetto alle sigarette (31,9%), l’impatto positivo per la loro salute (31,4%), il minimo disagio per chi li circonda (29,7%), così come la riduzione (33,5%) o la cessazione totale del fumo (27,5%).
In Germania, secondo il follow-up DEBRA, solo il 12,5% dei tentativi è stato fatto con almeno uno degli aiuti ufficialmente raccomandati dalle autorità sanitarie, come sostituti della nicotina, farmaci, consulenze mediche o terapie cognitivo-comportamentali. [Vapolitique.it – 14 Maggio 2018]