Il Ministro che ama il sigaro manda all’aria i piani anti-fumo inglesi
Un Ministro della Salute molto sui generis.
Che, come riferiscono i sempre feroci tabloid inglesi, avrebbe una certa propensione per champagne e sigaroni chilometrici.
E’ lei, Thérèse Coffey, da un mese ed una settimana Ministro del Governo inglese.
Ministro della Salute, per la precisione.
Ebbene, il nuovo vertice del Public Health England vorrebbe mandare all’aria i piani anti-fumo inglesi.
Secondo il “j’accuse” che viene dal fronte dei Labour, infatti, la medesima non vedrebbe estremamente prioritario il discorso del Paese-senza-fumo-entro-il-2030.
Ovvero la scadenza che si è data il Regno Unito entro la quale far scendere la percentuale dei fumatori al di sotto del 5 percentuale.
“Il fumo provoca malattie e morte su vasta scala, è la principale causa di cancro e costa al sistema sanitario nazionale 2,4 miliardi di sterline ogni anno per le cure. Ma Thérèse Coffey vuole demolire il piano d’azione contro il fumo”.
Così il portavoce della salute del Labour, Wes Streeting, che ha accusato Coffey di essere “incapace e senza speranza”.
In realtà, anche le parole della Ministra non sembrano esattamente smentire le parole degli avversari.
E’ stata stesso lei, infatti, a precisare come prima di quella del tabagismo siano da risolvere altre questioni, in termini di Sanità, che lei considera essere più stringenti (carenza ambulanze e liste di attesa troppo lunghe, su tutte).
In più la candida osservazione di non sapere “nulla del piano contro il tabacco” dal momento che “non si è interessata mai di questa politica di prevenzione”.
Ma non è tutto, i sempre scaltrissimi reporter inglesi, infatti, hanno sviscerato come la numero uno del Ministero della Salute inglese abbia sempre votato in modo contrario a tutte le leggi no-smoking che negli ultimi anni sono state approvare nel Regno Unito.
Non ultima quella che vieta di fumare all’interno delle automobili.
Da parte sua, ancora, non vi sarebbe una convinta intenzione di rispettare la promessa del Governo, “contratta” dal suo predecessore appena lo scorso mese di Febbraio, di predisporre entro la fine dell’anno un piano anti-fumo nazionale.
Mettici poi, come in esordio detto, che in occasioni non ufficiali la stessa non abbia mai mascherato la sua simpatia per qualche calice di buon champagne e, soprattutto, per i cari amati sigari.
Una passione che, quanto meno in pubblico, dovrebbe essere coltivata con un pò di discrezione in più.
Specie se sei il numero uno nazionale della Salute.