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Israele aumenta le tasse su e-liquid: “Così combattiamo il fumo”…

Per dirla breve, ci risiamo.
Corsi e ricorsi storici.
Anche in Israele, infatti, si varano misure del tutto “sui generis” per quel che riguarda le politiche relative a sigarette e possibili alternative.
Il Ministro della Salute, infatti, Nitzan Horowitz, mira a sposare una normativa che, secondo il medesimo e secondo i colleghi del Governo di cui è parte, sarebbe finalizzata a limitare il fenomeno del fumo.
Paradossalmente, però, il presupposto molto particolare è quello di “contrastare il fumo” attraverso restrizioni e paletti da porre sul settore delle e-cig: l’obiettivo, in particolare, sarebbe quello di allargare al settore vaping la legislazione fiscale già applicata alle sigarette classiche.
Una equiparazione illogica.
O forse no.
Secondo le valutazioni del Ministro – un ragionamento ovviamente viziato da pregiudizi e da pessimi riferimenti scientifici – le sigarette elettroniche, comunque abbastanza diffuse tra i giovani di Israele, sarebbero una sorta di via di accesso al fumo, una corsia preferenziale verso un domani da tabagista.

ARRIVANO ANCHE GLI “AVVISI” SUI PACCHETTI DI SIGARETTE
Si tratta, come chiaro, di una concezione palesemente deformata, di una infondata idea che si ritrova in modo diffuso tra i complottisti anti-vaping.
Più approfondimenti scientifici seri – non quelli prezzolati – hanno chiarito su come non sussista alcun effetto “gateway”, su come non vi sia alcuna connessione tra un presente da svapatore ed un futuro da fumatore.
Ma tant’è.
In Israele si sta affermando questa pericolosa “linea”, quindi, da qui a breve, sarà rincaro sul settore con conseguente, prevedibile “plus” dei costi in capo al consumatore finale.
Le strategie anti fumo, per il resto, andranno a toccare anche il marketing: da ora in poi sarà vietato fare propaganda sui media dei prodotti a base di tabacco e, allo stesso tempo, saranno introdotti gli avvisi sui pacchetti di sigarette recanti gli “alert” del tipo “nuoce gravemente alla salute”.
Una misura già varata in 120 Paesi al mondo ma che era ancora non nota alla Potenza guidata da Reuven Rivlin

Redazione Skyvape

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