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Le università dicono di no a Philip Morris

17 università negli Stati Uniti e del Canada hanno rifiutato i fondi per la ricerca dalla Fondazione finanziata da Philip Morris.

Il mese scorso la PMI (Philip Morris International Inc) ha annunciato che investirà circa 1 miliardo di dollari per creare una fondazione che combatterà il fumo per poi erogare 80 milioni di dollari l’anno – per 12 anni –  per il progetto. 

Molti esperti hanno dichiarato d’essere ben convinti che questa ultima trovata della PMI è una delle innumerevoli prodezza pubblicitarie per garantire il successo della iQOS come strumenti di riduzione del danno – Heat not Burn (HnB) – .

Ebbene ben diciassette università negli Stati Uniti e del Canada hanno rifiutato i fondi per la ricerca dalla Fondazione finanziata da Philip Morris International Inc (PMI) per il progetto “un mondo senza fumo” sostenendo che tale Fondazione è troppo legata all’azienda (PMI) per poter parlare e dedicarsi agli strumenti che porterebbero i fumatori a non fumare.

Un certo numero di scuole di salute pubblica negli Stati Uniti e in Canada concordano. Deans ad Harvard, Johns Hopkins e altre università hanno detto che il gruppo è troppo legato al PMI per essere preso sul serio.

[Diane Caruana – https://www.vapingpost.com/2018/02/06/a-number-of-public-health-schools-to-refuse-funding-by-pmi/ – 6 febbraio 2018]

La Johns Hopkins – come anche le altre università congiunte con quest’ultima – dichiara con un comunicato stampa del 25 gennaio 2018 non solo di non accettare tali finanziamenti ma che se PMI avesse davvero intenzione di far smettere i fumatori di fumare dovrebbe smettere anche di produrre, vendere e pubblicizzare sigarette: 

Come presidi di scuole di salute pubblica, oggi annunciamo che, dopo aver considerato numerosi fattori e buone pratiche scientifiche, le nostre scuole non accettano finanziamenti da o stanno lavorando con questa Fondazione.

Le nostre scuole di salute pubblica considerano il finanziamento della Fondazione – per un mondo senza fumo – equivalente ai finanziamenti dell’industria del tabacco e, di conseguenza, non stiamo collaborando con la Fondazione.

Karen Emmons –  Harvard –  trova, l’idea di accettare denaro per la ricerca da Big Tobacco, contraria a tutto ciò che l’azienda rappresenta. “L’idea di prendere soldi provenienti dall’industria del tabacco è semplicemente antitetica”, ha detto Emmons, aggiungendo: “Philip Morris in particolare si è concentrata molto per minare le strategie che sappiamo ridurranno i tassi di fumo.” 

Derek Yach, un ex funzionario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ), ora leadership nella Fondazione, ha sottolineato che per combattere il tabagismo, è necessario il dialogo e la collaborazione, piuttosto che l’ostilità.

“Condividiamo gli stessi obiettivi: migliorare la salute pubblica e cercare urgentemente maggiori finanziamenti e migliori conoscenze scientifiche per aiutare milioni di fumatori a ridurre il rischio di morte e malattie legate al fumo”. dice Derek Yach aggiungendo che “la PMi non ha alcuna influenza sulla fondazione e che la ricerca sarebbe un beneficio per tutti”.
Redazione Skyvape

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