Lettonia, niente fumo e niente svapo fino ai venti anni d’età

Brutte, brutte notizie arrivano per gli svapatori da un ulteriore Stato europeo.
E, in particolare, dalla Lettonia, piccolo Stato ex Urss – appena 1,8 milioni di abitanti – con capitale Riga.
Il parlamento guidato dal Primo Ministro Arturs Krišjānis Kariņš, infatti, ha approvato una serie di emendamenti che, una volta incorporati nel costruendo testo di legge, finirà per limitare fortemente le tendenze degli svapatori locali.
Entro il pacchetto di previsioni in  prepazione, infatti, v’è anche la possibile introduzione di un divieto di aromi per quel che riguarda i liquidi per sigarette elettroniche.
Il tema di fondo è sempre ed immancabilmente lo stesso: gli aromi attraggono i giovani, i giovani svapano perchè attratti dalla variopinta gamma di gusti cremosi e zuccherati e, per questo, vanno banditi dal mercato.
Con buona pace degli adulti fumatori che, invece, proprio grazie ai gusti delle e-cig stanno riuscendo a smettere di fumare e a sottrarsi ad una dipendenza che, tra cancri, ictus ed infarti, macina milioni di vittime ogni anno in tutto il globo.
La misura di cui ora si inquadra nel corpo di un più ampio sistema di previsioni che è orientato a sconfiggere il fenomeno del tabagismo: allo scopo, tra le altre, si valuta anche di vietare l’acquisto di prodotti a base di nicotina (bionde classiche, riscaldato, e-cig) a tutta la popolazione fino ai venti anni di età.
Un problema, quello legato alla dipendenza dal fumo, che presenta connotati alquanto preoccupanti in Lettonia, nelle posizione di vertice per percentuale di fumatori over 15 rispetto alla popolazione generale.
Come da ultimi dati Eurostat, infatti, dopo la Bulgaria – con una incidenza del 28,7% – vengono la Grecia e proprio la Lettonia ferma al 22,1%.
Per quanto riguarda il disegno normativo, il medesimo diventerà effettivamente legge dopo l’approvazione eventuale in terza lettura: le prime due si sono concluse con ratifiche a schiacciante maggioranza.