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Michael Bloomberg crea “STOP” contro il tabacco ed il vaping.

Michael Bloomberg, ottavo uomo più ricco del mondo ed ex sindaco di New York, farà di tutto per educare i governi ad una politica anti tabacco e vaping.

Michael Bloomberg ha lanciato una nuova operazione per combattere il fumo spendendo cifre davvero esorbitanti, manipolando a dovere le compagnie del tabacco ma sfortunatamente non avendo nessuna conoscenza del vaping.

STOP (Stop alle organizzazioni e ai prodotti del tabacco) è la una nuova fondazione per il controllo del tabacco che è appena stata creata negli Stati Uniti. L’obiettivo del comitato è pubblicare relazioni periodiche sulle manipolazioni dell’industria del tabacco e mettere in guardia l’opinione pubblica contro le strategie delle aziende produttrici di tabacco per conquistare nuovi consumatori.

Michael Bloomberg ne è l’artefice depositando a questa nuova istituzione ben venti milioni di dollari. Ma chi è Bloomberg? Uomo d’affari, uomo dei media, politico, è stato sindaco di New York ed è l’ottavo uomo più ricco del mondo, con una fortuna stimata a 47.6 miliardi di dollari – ha combattuto per tutta la vita contro le compagnie del tabacco divenendo fautore della legge di New York che proibisce di fumare nei luoghi pubblici.

Il problema sorge in virtù del fatto che la lotta che Bloomberg si sta avviando a fare contro il tabacco include anche le sigarette elettroniche.

La dottoressa Kelly Henning, direttrice dei programmi di salute pubblica presso Bloomberg Philanthropies, ha affermato che “il 60% dei vapers americani svapano liquidi con nicotina, quindi non hanno rinunciato alle sigarette. C’è preoccupazione che i giovani diventino dipendenti dalla nicotina e sviluppino un’abitudine al fumo “.

Bloomberg non fa quindi distinzione tra sigarette tradizionali e sigarette elettroniche evidenziando come Smoke Free World (PMI) sarebbe nata solo ed esclusivamente per convertire i fumatori ai riscaldatori di tabacco e non principalmente per eliminare il tabagismo stesso. Lui stesso quindi identifica tutto a partire dai riscaldatori per finire le e-cig come parentesi del tabagismo da combattere.

E poiché l’industria del tabacco ha investito, allo stesso tempo, nello svapo, la conclusione di Bloomberg è che la sigaretta elettronica  –  erroneamente affiliata alla iQOS – è solo un cavallo di Troia per accumulare più consumatori dando un’alternativa che in effetti alternativa non è.. È interessante notare che il miliardario, che ha costruito il suo impero sull’informazione economica, non tiene conto del settore indipendente del vaping.

Per STOP, la nicotina è uguale alla dipendenza, e la dipendenza da nicotina è uguale al cliente per l’industria del tabacco. Pertanto scoraggia i non fumatori dall’assumere nicotina in qualsiasi forma. divenendo – quindi –  un’altro avversario di questo mondo già fatto di limitazioni e restrizioni.

Redazione Skyvape

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