Multe per 60.000 dollari: le sigarette elettroniche mettono nei guai tre aziende australiane

Uno degli ordinamenti anti-svapo, entro il mondo occidentale, più tosti nei confronti della sigaretta elettronica.
Un maxi sequestro è stato effettuato nei giorni scorsi dall’Australian Border Force australiano, una sorta di Polizia di frontiera dello Stato oceanico.
Centomila prodotti afferenti e-cig e relativi liquidi, infatti, sono stati intercettati dal personale preposto al controllo con multe salatissime annunciate in capo alle tre aziende di Sidney che stavano tentando di importarli – come si apprende con modalità non conformi alla norma.
Rischiano una batosta di 60.000 dollari australiani, si diceva – poco più di 40.000 euro – Pty Ltd, Wjwing Pty Ltd, TSJ Logistics Pty Ltd gruppi tutti con casa madre a Sydney.

In Australia, come prima accennato, è in essere una delle legislazioni più ferre sulla sigaretta elettronica.
A partire dal mese di Ottobre dell’anno 2021, infatti, le e-cig possono essere acquisite solo previa prescrizione medica (rilasciata da appositi professionisti prescrittori, pochi e anche maldisposti) e, con quella, recarsi presso le farmacie territoriali – come se si trattasse di farmaci perchè, in effetti, così sono considerati i prodotti dello svapo a quelle latitudini – atteso come i negozi dedicati, in virtù della subentrata normativa, hanno dovuto calare le serrande.
In alternativa, sia chiaro, vi è sempre il canale del web ma, anche in questo caso, non si sfugge alla regola del certificato medico.

Linea tosta, dura, intransigente.
Ed il contrabbando ringrazia: il proibizionismo calato sul settore altro non ha fatto, infatti, che dare nuova linfa al business pirata e sommerso.
Come fatto presente in merito dal Tesoriere federale Jim Chalmers, il mercato nero sviluppatosi ha determinato mancate entrate all’Erario nella misura di 5 miliardi di dollari.
Il Ministro della Salute, Mark Butler, tuttavia, ribadisce che questa strada sia quella giusta da percorrere: il nemico numero uno, come esposto dall’alto esponente governativo, è contrastare la nicotina, causa di dipendenza – e ci sta – e di avvelenamento di più bambini.
“Dozzine”, secondo il Ministro, con riguardo a quest’ultimo aspetto, quelli che si sarebbero intossicati venendo a contatto con la sostanza.
Ma, allora, che facciamo?
Togliamo dal mercato detersivi e farmaci perchè, all’interno delle abitazioni, i più piccoli possono entrarvi in contatto?