Nuova ricerca italiana “Sigaretta elettronica, sicurezza quasi assoluta”

L’ultima ricerca italiana ribadisce quanto che parte della scienza va già dicendo con certezza da qualche anno.
Ovvero, la sigaretta elettronica è assolutamente più sicura e meno nociva delle sigarette classiche.
E, in una importante misura, anche di Iqos.
A confermare tale conclusione un approfondimento affidato da Liaf al laboratorio Abich, le cui conclusioni sono divenute oggetto di un servizio avvalsosi della regia della “Iena” Matteo Viviani e divenuto a tempo zero virale nei mari del web.
Ebbene, le risultanze venute dai laboratori Abich, si diceva, sono state poste all’attenzione di sei specialisti, ovvero Umberto Tirelli, Direttori Centro tumori Clinica Tmg; Lamberto Manzoli, membro Comitato scientifico Lilt; Fabio Beatrice, Direttore Centro antifumo San Giovanni Bosco di Torino; Giacomo Mangiaracina, esperto in Medicina preventiva e Salute pubblica; Giovanni Tazzioli, Chirurgia generale Unimore; Carlo Cipolla, Direttore Cardiologia Ieo – Istituto europeo di Oncologia.
Risultati schiaccianti ed univoci, frutto di mesi di attività di laboratorio, il “responso” dei medici chiamati in causa è stato omogeneo.
Sulla sigaretta classica, poco da dire.
Quello che hanno evidenziato i professionisti non è stato tanto il già consolidato dato che la medesima sia gravida di sostanze cancerogene, quanto la quantità di esse: circa 4000 molto tossiche e 70 francamente cancerogene.
Il male assoluto, per dirla breve.
E non è un caso, del resto, che alla “classica” siano connesse tra i 7 e gli 8 milioni di morti all’anno.
In tema di tabacco riscaldato, i ricercatori hanno ricordato come tali strumenti comunque si basino sul tabacco “che crea dipendenza ed aumenta la fatica circolatoria del cuore” ammettendo, però, come in un’ottica di minor danno, siano senz’altro meno nocive delle sigarette.

E sulle elettroniche?
L’ “assoluzione” è totale.
In primo luogo viene ricordato come con la assunzione di e-cig il monossido carbonio torni a valori normali determinando una “forte riduzione del danno” ed incarnando un “profilo sicurezza molto alto, quasi assoluto”.
Se tutti vi passassero – spiegano ancora i professionisti nel video-servizio – si assisterebbe “ad un crollo dei tumori al polmone e dei danni in generale”.
Ed i metalli pesanti? “Nella sigaretta elettronica sarebbero irrilevanti in termini clinici”.
La raccomandazione, tuttavia, è quella di utilizzare liquidi nostrani, che seguono parametri di sicurezza ben precisi.
In definitiva, in una ideale scaletta di rischio da zero a cento, la sigaretta classica si piazza sui 100 spaccati; Iqos oscilla in una forbice tra 30 e 40 mentre la sigaretta elettronica tra 5 e 10.
Perchè, quindi, interroga la voce-guida delle “Iene”, la e-cig viene guardata con diffidenza dal Ministero della Salute?
Le risposte, tra “no comment” e spallucce, sono molto (ma molto) più eloquenti delle parole.

Di seguito le cinque analisi condotte con i risultati nel dettaglio.
Citotossicità su fibroblasti di origine polmonare. Raffronto tra sigaretta tradizionale, IQOS e sigaretta elettronica.
Citotossicità su fibroblasti di origine polmonare. Due sigarette tradizionali a confronto.
Contenuto di elementi/metalli. Raffronto tra sigarette tradizionali, IQOS e liquidi per fumo elettronico.
Determinazione del particolato totale (incluso catrame). Raffronto tra sigarette tradizionali, IQOS e liquidi per fumo elettronico.
Citotossicità su fibroblasti di origine polmonare. Raffronto tra sigaretta elettronica e IQOS.
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