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Salvini-Di Maio: Contratto di Governo “Ecig in rosso” – eliminazione o correzione?

Nel contratto di Governo pubblicato dal sito “Democratica.com” in evidenza il punto 10 che sembra avere ancora qualche perplessità. Inserimento della correzione sulla tassa. Il SecoloTrentino conferma.

Correzione o eliminazione? Ebbene Democratica.com pubblica la lista dei punti riguardanti il contratto di Governo tra Lega e Movimento 5 stelle e mentre alcune testate giornalistiche battono la notizia che Salvini vuole abolire la tassazione sulle sigarette elettroniche, altri parlano di correzione.

“Provvedere alla correzione dell’extratassazione sulle sigarette elettroniche”, è questo quanto contenuto nel contratto di governo M5S – Lega, accordo che avrebbe come scopo quello di rilanciare il mercato delle sigarette elettroniche e dei suoi liquidi. E’ questo quello che appare dal Secolo Trentino, “una semplice correzione” che si evince come confermato dal contratto pubblicato su democratica.com

Eppure altre testate giornalistiche (come diariodelweb.it ed altre) affermano che Salvini avrebbe dichiarato “obiettivo è «pagare meno per pagare tutti, avere un’aliquota fiscale unica e e meno tasse, via alla tassa sulle sigarette elettroniche». “

Salvini ha più volte in passato difeso il settore partecipando attivamente anche alla manifestazione indetta l’anno passato proprio quando la tassazione veniva applicata. 

Matteo Salvini ha varie volte difeso il mercato delle sigarette elettroniche. Il leader della Lega aveva sostenuto, dopo l’emanazione del Decreto Vicari, che “in questa manovra economica c’è la tassa sulle sigarette elettroniche”, per poi aggiungere che “non sanno più cosa tassare e mettono una tassa di 5 euro a chi smette di fumare e passa a qualcosa che fa meno male: lo Stato, invece di incentivare chi molla la Marlboro per aiutarlo ad andare verso qualcosa che fa meno male, tassa la sigaretta elettronica per 4 euro”. [Secolotrentino.com – 17 Maggio 2018]

Il 29 novembre poi è tornato sull’argomento sul suo profilo Facebook, precisando che la “assurda tassa inventata dal governo: 5 euro per ogni ricarica di sigarette elettroniche”. Al netto dell’imprecisione sui 4 o 5 euro di nuova tassa (due volte su tre Salvini ha parlato di 5 euro), cerchiamo di capire a che cosa faccia riferimento il leader leghista. [Secolotrentino.com – 17 Maggio 2018]

Certo è che c’è una differenza sostanziale tra cancellare e correggere. Tutto il settore spera nella cancellazione della tassa come più volte detto e confermato da Salvini in passato, ma sappiamo che ogni minimo errore di interpretazione potrebbe ad ogni modo portare ad una mal comprensione.

Redazione Skyvape

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