Sigaretta elettronica, dal 1 Ottobre rivoluzione in Cina: vietati liquidi aromatizzati

Il giorno del giudizio in Cina.
Domani, infatti, Sabato 1 Ottobre 2022, nel mega Stato asiatico i liquidi aromatizzati diventeranno illeciti. Così come i sistemi aperti.
Ovvero, non potranno essere più prodotti per il mercato interno.
Nessuna sorpresa, sia chiaro: si tratta “solo” dell’esecuzione della già nota riforma normativa varata nel Novembre del 2021 e che, insieme ad altri accorgimenti, ha come suo aspetto centrale il passaggio della gestione della sigaretta elettronica sotto il Monopolio dello Stato.
Ovvero sotto il diretto controllo del Governo cinese.
Ora come ora, quindi, i poveri svapatori cinesi si stanno affrettando a fare scorta dei loro amati e-liquid – questo perchè la produzione sarà vietata ma non il consumo.
Ed il contrabbando?
Molto improbabile che, da quelle parti, possa svilupparsi, in risposta ai divieti prossimi ad entrare in vigore, un traffico illecito: se in altre parti del mondo, infatti, quando ti beccano a “contrabbandare” ti danno un buffetto e ti lasciano andare, in Cina si rischia anche di essere accompagnati sul patibolo.
Il provvedimento, ovviamente, stride col fatto che la Nazione in questione sia la capitale, dal punto di vista della produzione, del vaping.
Tutti i principali colossi della sigaretta elettronica, infatti, da Innokin a Geekvape, hanno allocata li la loro casa madre, in particolare nella megalopoli di Shenzhen.
Molto evidentemente, però, gli interessi del tabacco sono ancora più forti.
Troppo più forti.
Non sarà un caso, del resto, che la Cina si giochi con l’India il primato nei consumi di “bionde”: oggi come oggi le stime dicono che i fumatori cinesi siano abbondantemente al di sopra di quota un miliardo.
In ogni caso, i nuovi standard dei liquidi – in primis il divieto di aromi – si andranno ad applicare solo ed esclusivamente per il mercato interno.
La merce destinata all’Estero, anche se prodotta in Cina, dovrà osservare semplicemente le norme del Paese di destinazione.