Sigarette elettroniche, Ieva e China Electronic Chamber of Commerce “Tuteliamo i giovani”
Proteggere chi svapatore non è dalla sigaretta elettronica.
Proteggere i giovani, in particolar modo, dalle tentazioni dello svapo.
E’ questo il cuore di un impegno assunto da “Independent European Vape Alliance” e “China Electronic Chamber of Commerce“, ideatori e firmatari del cosiddetto “Codice per il marketing responsabile”.
Si tratta di una assunzione di responsabilità, trasfusa in un documento condiviso, con la quale le due associazioni mirano soprattutto a manifestare la bontà delle rispettive intenzioni in fatto di marketing in ordine alla tutela delle fasce più giovani della popolazione.
“La pubblicità di sigarette elettroniche – viene precisato in uno dei punti – deve contenere avvertimenti e riferimenti chiari rispetto al fatto che l’annuncio è destinato esclusivamente a fumatori e vapers adulti”; Ed ancora “Le sigarette elettroniche non possono essere pubblicizzate in luoghi o in occasione di eventi frequentati principalmente da bambini e adolescenti”.
Le parti si impegnano inoltre a promuovere le proprie attività pubblicitarie a non meno di cento metri dall’ingresso principale delle scuole e a non utilizzare “personaggi dei cartoni animati e altri personaggi di fantasia che potrebbero suscitare l’interesse dei minori”.
Attenzione anche al design dei prodotti che “non devono essere pensati per risultare attraenti ai minori”.
No, quindi, all’utilizzo di “figure comiche, raffigurazione di caramelle e in genere qualsiasi rappresentazione visiva che possa attirare nello specifico particolare l’attenzione dei minori”.
LE PAROLE DI DUSTIN DAHLMANN
Riferimento anche alle professioni sanitarie che non possono mai essere richiamate negli spot al fine di non creare “l’impressione che i prodotti abbiano un effetto medico”.
“Per quanto siamo fiduciosi sul fatto che le e-cig abbiano un significativo potenziale in termini di riduzione del danno – ha spiegato Dustin Dahlmann, numero uno di Ieva – riconosciamo anche che devono essere commercializzate in modo responsabile.
I firmatari si rivolgono quindi solo ai fumatori adulti e agli utenti di sigarette elettroniche con la loro pubblicità e marketing per informarli sui prodotti.
La protezione dei giovani è un imperativo per noi.
Siamo molto contenti di aver concordato su questo con i nostri cari colleghi cinesi”.