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Studio: Il potere dei messaggi subliminali per smettere di fumare (Video)

 I due ricercatori hanno analizzato le reazioni di una tantum di fumatori di età compresa tra i 18 ed i 39 anni esposti a messaggi evocativi di ricordi felici del passato. 

Esponiamo i fumatori a ricordi felici del passato.

E’ questo lo studio pubblicato in “Communication Research Reports (Hussain, S. A., & Lapinski, M. K. (2017). Nostalgic Emotional Appeals for Smoking Prevention. Communication Research Reports, 34(1), 48-57.) a dimostrazione che le campagne Anti-Fumo dovrebbero usare altre strategie comunicative differenti da quelle fino ad oggi adottate.

Questa ricerca è stata effettuata presso la Michigan State University da Syed Hussain (giornalista) e Maria Lapinski (docente presso il dipartimento di Scienze delle Comunicazioni). I due ricercatori hanno analizzato le reazioni di una tantum di fumatori di età compresa tra i 18 ed i 39 anni esposti a messaggi evocativi di ricordi felici del passato. Una specie di Cortometraggio con frasi come “mi ricordo di quando ero ragazzo” o ” la semplicità della vita” o ancora “ricordo i vecchi giochi che facevamo da piccoli” e alla fine in conclusione con il ricordo di quando gli fu offerto di fumare una sigaretta la prima volta e la volontà di chiamare il 311. Il video usato è pubblicato sulla pagina youtube di Syed Hussain visibile sotto.

Maria Lapinski, che è una specialista di problemi di salute pubblica relazionata alla comunicazione, sottolinea l’efficienza di tali campagne e sottolinea che questo è il primo studio che dimostra il potere di tali messaggi e dichiara: ” Sappiamo che la politica e i cambiamenti ambientali-sociali hanno un’influenza sul fumo e questo studio indica che i messaggi persuasivi possono influenzare gli atteggiamenti dei fumatori. 

Comunicare non spaventare

“I messaggi comunicativi attuali sono incentrati intorno alla paura, il disgusto ed i sensi di colpa” dice Syed Hussain in riferimento alle avvertenze presenti nei pacchetti di sigarette. Inoltre aggiunge che “I fumatori non leggono neanche i messaggi in quanto si sentono male solo alla loro visione e sentono un rigetto verso la persona o l’ente che glieli propone o tenta di spaventarli”. 

Negli stati uniti la prevalenza dei fumatori è diminuita nel corso di questi anni ma rimane una buona percentuale del 15% di adulti che non lasciano le sigarette tradizionali.

E’ interessante confrontare la conclusione di questo lavoro di comunicazione “diversa” con l’effetto che viene prodotto dalla comunità del vaping. I vapers amano parlare delle pratiche personali e dare consigli ad altri, spiega “Sarah” nel cortometraggio The Swicth (visiona il film) , il mondo del vaping è in continua evoluzione e chi vuole smettere di fumare trova largo aiuto in questa stessa comunità o persone che hanno già smesso da tempo.

 

 

Redazione Skyvape

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