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Usa, guerra alle e-cig: no agli zaini con “tasche troppo piccole”

Eccessi stars and stripes  

La guerra alla sigaretta elettronica, negli Stati Uniti d’America, non risparmia neppure le felpe e gli zaini.
Ebbene si, la guerra senza quartiere che le Istituzioni americane stanno muovendo al settore svapo colpisce in modo inesorabile anche alcuni produttori di detti capi di abbigliamento e di pezzi di outfit.

La Food and drug Administration, in particolare, ha posto in essere avvisi, che suonano di diffida, all’indirizzo di alcune case che, secondo l’ “accusa”, avrebbero prodotto articoli, destinati al mercato dei giovani, con tasche e ripieghi troppo piccoli. Dove vivrebbe, vi domanderete, il problema? Il problema vivrebbe nel fatto che tale stratagemma sarebbe stato architettato, sempre secondo gli Organi di controllo, per nascondere le sigarette elettroniche. E vi giuriamo che non è uno scherzo.

Vere e proprie lettere di avvertimento, con minaccia di sanzioni, sono state inviate dall’Agenzia di Stato Usa – Organo supremo in materia sanitaria equiparabile al nostro Ministero della Salute o al nostro Istituto superiore di Sanità – ammonendosi produttori ed anche rivenditori che avrebbero fatto circolare sul mercato, appunto, felpe o zainetti “contenenti tasche invisibili che consentirebbero agli adolescenti di nascondere i dispositivi elettronici”.
Una serie di missive che ha qualcosa di prossimo all’incredibile: come si fa a provare, ci si chiede, che la tasca di uno zaino occultata sia stata progettata necessariamente per riporvi una sigaretta elettronica? E se fosse stata pensata/utilizzata per nascondere, magari, qualche dollaro?

Una vera e propria crociata che ha del patologico. Negli Usa, si ricorda, vi è una rigida legislazione tesa a proibire il commercio di liquidi per svapo aventi sapori differenti a quelli di base dal momento che si ritiene che tali aromi – ma anche su questo punto vi è grossa divergenza di opinione – possano incoraggiare i giovani ad iniziarsi alle e-cig.
Volendo credere a tanta “buona fede”, ovviamente, non si può che condividere un atteggiamento di protezione verso i giovani e verso chi non fuma.

La sigaretta elettronica, infatti, è da proporre, in un’ottica di minor danno, a quanti vogliano disassuefarsi dal consumo di bionde e che, a tale scopo, potrebbero trovare nelle e-cig un’utile stampella. In tal senso, quindi, si possono capire le ammonizioni che la Fda sta inviando ad aziende produttrici di sigarette elettroniche e di annessi liquidi che stanno utilizzando involucri che, simili a quelli di alimenti, sembrano essere stati – questi si – pensati per consentire ai ragazzini un più facile occultamento agli occhi di mamma e papà.
Si ripete, questo ci può stare.
Ma “perseguitare” case di moda o di pelletteria perchè producono pezzi con tasche troppo piccole appare realmente un eccesso spropositato.

Redazione Skyvape

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