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Davide Dorian Luise, collaboratore del team EjuiceDepo che ha contribuito alla creazione del Too Pufft, Crispy, Crack Pie e molto altro...

Circa un paio di annetti  fa  stavo guardando un video del Santone dello svapo, il video era girato al Vape Summit di Las Vegas del 2015, nel video compare un ragazzo che viene intervistato dal buon Matteo Gallegati…a guardarlo bene  sembra un ragazzo come molti altri….ragnarok in rame in mano con sopra un Dooge (un atom da cloudchasing) sempre in rame…iniziano a parlare…di liquidi e dell azienda in cui questo ragazzo presta il suo ingegno…  Paris…Vapuccino….Superbowl….i nomi di alcuni liquidi….Superbowl…..Superbowl…beh chi scrive  in questo momento e’ stato a lungo un giocatore di football americano e quindi il liquido Superbowl doveva  essere rintracciato e svapato il prima possibile anche solo per il nome (il Superbowl e’ la finale del campionato di Football un evento che gli appassionati  aspettano come il natale NDR).

Inutile dire che il Superbowl e’ da allora il mio liquido del cuore e poi le degustazioni degli altri liquidi mi hanno portato a cercare su facebook quel ragazzo….inviargli la richiesta di amicizia e ad iniziare la conoscenza con quello che considero uno dei piu’ talentuosi Chef di liquidi da svapo attualmente in attivita’…

Ciao Davide parlaci un po’ di te e dell esperienza a miami…come nasce?

Ciao Mirko! Innanzitutto voglio ringraziarti per questa introduzione estremamente lusinghiera :D Cerco di farla “breve”: Io sono uno dei tanti giovani che si sentiva soffocato dalla situazione lavorativa italiana e non vedeva l’ora di “farsi le ossa” con un’esperienza all’estero. Ai tempi lavoravo come fisioterapista libero professionista e stavo frequentando un master post laurea in fisioterapia dello sport a Pisa. La mia fidanzata ai tempi (ora mia moglie) ha ricevuto un’offerta di lavoro a Miami... abbiamo approfittato dell’opportunita’, dato le dimissioni, fatto i bagagli e ci siamo trasferiti. Una volta qui, mentre attendevo di completare i corsi necessari ad ottenere l’equiparazione del titolo di laurea, ho cercato un lavoro per mantenermi e pagare le bollette ed essendo un grandissimo appassionato di svapo mi sono ritrovato a gestire un vape shop e fare vendite per un produttore di liquidi. Visto che avevo una discreta esperienza nel miscelare aromi (prepararmi i liquidi per conto mio e’ sempre stata una passione/ossessione) la compagnia per cui lavoravo mi ha chiesto di creare alcune linee di liquidi. Beh, ne sono successe parecchie da allora... e quello che era cominciato come un “lavoretto” e’ diventato la mia carriera. In futuro vorrei ultimare gli studi e fare ANCHE il fisioterapista, ma per ora lo svapo e’ praticamente il mio mondo.

Da Polo Premium Juice a Ejuicedepo’ raccontaci un po’ questo cambio di compagnia.

La Polo e’ stata la mia prima avventura nel mondo dello svapo al di fuori del lavoro in negozio. E’ stato un progetto molto interessante e che mi ha portato enormi soddisfazioni, ero cosi’ orgoglioso di quei prodotti da aver accettato di mettere la mia firma sulle etichette. Le ricette erano basate sui miei mix “personali”, ovvero i profili aromatici che ho sempre miscelato per me e che, di batch in batch, ho cercato di perfezionare. Qualunque appassionato di liquidi fai-da-te sa esattamente di cosa sto parlando! Ero estremamente legato a quei prodotti e li ricordero’ sempre con orgoglio, ma ogni tanto nella vita ci sono opportunita’ a cui e’ difficile dire di no. La Ejuicedepo e’ un azienda seria ed affermata, e mi hanno offerto una posizione come direttore vendite internazionali lavorando anche sullo sviluppo dei nuovi prodotti. Il cambio era l’unica scelta sensata.

Dalla tua mente sono nati vari liquidi di successo ma come nasce un eliquid in USA…da dove parte l’idea… spiegaci la genesi di un nuovo liquido o una nuova linea.

Mi piacerebbe prendermi tutto il merito, ma devo ammettere che la creazione dei prodotti che tutti conoscete (Too Pufft, Crispy, Crack Pie, Stacked etc etc etc) e’ frutto della collaborazione di tutto il team EjuiceDepo. Mi ritengo estremamente fortunato a lavorare in un gruppo giovane e molto affiatato, dove c’e’ sempre spazio per confrontarsi e scambiarsi idee; e l’ambiente perfetto per trovare l’ispirazione!

Secondo te perche’ i tabacchi hanno attecchito poco nel mercato americano eppure hanno un importante tradizione nel settore.

Se parliamo di aromi macerati organici stiamo parlando di un settore che anche in Italia e’ riservato ad un pubblico di nicchia. E’ uno svapo per appassionati, e’ lo svapo da degustazione. E’ uno svapo macchinoso, che richiede rigenerazioni frequenti e che non produce molto vapore. Se lo svapo su un tfv8 e’ come bere un chianti da tavola, il macerato organico e’ un brunello di montacino o un amarone: complesso e ricercato ma non per tutti i palati. Qui bevono Bud Light... ci siamo capiti. I liquidi popolari qui sono principalmente high VG da polmone. I tabaccosi sintetici vengono usati da chi si avvicina allo svapo per abbandonare le sigarette, ma visto che NON esiste un tabaccoso che sappia realmente di sigaretta bruciata la gente tende a preferire aromi dolci. Anche perche’ il mercato offre soprattutto prodotti da svapo di polmone, gli aromi dolci e non troppo intensi sono la soluzione migliore.

Se potessi scegliere un liquido non della tua azienda di cui avresti voluto esserne creatore, quale sarebbe e perche’?

Ce ne sono parecchi! Circus Cookie fatto dalla bodyrock products e’ un esempio, asian pear della pure eliquid un altro. Sono prodotti che possono piacere o meno, ma l’aroma corrisponde perfettamente alla descrizione. Sarei ben contento di avere uno di questi prodotti nel mio catalogo e poter dire “questo l’ho fatto io”.

Qui da noi lo svapo MTL sta rimontando con numeri importanti e’ una tendenza generalizzata anche in USA o e’ un fenomeno locale?

Ci sono trend e mode che vanno e vengono, ma in linea di massima qui lo svapo di polmone va per la maggiore. Quello che ho visto con piacere e’ un aumento di box e/o atomizzatori BF sul mercato, ma ancora per la maggior parte da polmone.

Possibile che nessuno pensi a una linea dai sapori americani magari su base 50 vg 50 pg  per assaporare quei sapori anche su atomizzatori stile kayfun.

Per esperienza personale ti posso dire che non e’ cosi’ facile variare la concentrazione pg/vg. La maggior parte delle volte se una ricetta e’ stata elaborata per un 80/20, usando le stesse quantita’ di aromi su una base 50/50 il risultato e’ MOLTO differente e ci si trova a dover riformulare per avere un risultato bilanciato. Insomma e’ un lavoro lungo e complesso ed ogni tanto il gioco non vale la candela. Inoltre io penso che ci siano degli aromi che “vanno” svapati in determinate condizioni per essere apprezzati al meglio. Non vedrei il senso di un latakia macerato da svapare in cloud a 200W, cosi’ come non vedrei il senso di svapare un aroma fatto per cloud in MTL. Queste sono considerazioni personali, naturalmente.

Di recente ha fatto molta notizia la Pressione che la FDA sta facendo sul mondo del vaping…come lo vedi il futuro…e se si puo’ dire quali contromosse sta preparando il settore?

La situazione e’ ancora abbastanza confusa, ma sono assolutamente a favore di una regolamentazione di questo mercato che finora e’ stato una giungla. L’obiettivo deve essere la tutela dell’utente finale tramite il maggior controllo sulle produzioni, cosi’ da tagliare fuori chi non fa le cose per bene. Bisogna sperare che le nuove leggi e regolamentazioni vengano definite in quest’ottica e non per fare un regalo alle multinazionali del tabacco...

…e visto che sei anche milanese un pensiero su come la TPD cambiera’ le abitudini di svapo per gli italiani.

Sulla TPD il discorso e’ lo stesso, mi auguro che le nuove regole incrementino le tutele per consumatori. L’unica cosa che personalmente davvero non condivido e’ il limite di 10ml per prodotti con nicotina, ma vabbe’...

Torniamo per un attimo alla genesi di un liquido….il problema del diacetile, croce e delizia delle produzioni USA …come lo stanno affrontando le aziende sul mercato?

Il diacetile e’ presente in tantissimi aromi concentrati, sia fruttati che cremosi. Ricordiamoci che gli aromi che utilizziamo nello svapo sono aromi alimentari, ed il diacetile puo’ essere ingerito senza problemi. Pertanto ci sono un sacco di liquidi sul mercato che contengono diacetile. Non c’e’ una linea comune, alcune compagnie se ne fregano mentre altre utilizzano l’assenza di diacetile come un punto di forza per pubblicizzare e spingere le vendite.

Ma in generale quali tipi di controlli sono effettuati sulle produzioni USA.

Per ora non ci sono ancora linee guida o protocolli da seguire specifici per la produzione di eliquid, si seguono le regolamentazioni per i laboratori chimici.

Veniamo a cose piu’ leggere… regalaci un mix di tre aromi che stanno bene insieme… uno skyvape liquid…che i nostri lettori possono farsi con gli aromi a casa loro.

Double apple FW, juicy peach TFA e strawberry ripe TFA. Percentuali rispettivamente 3%-5%-4% per liquido finale 60/40 (se non ricordo male). Semplice ed efficace, e’ un fruttato senza troppe pretese che non risulta ne’ troppo dolce ne’ troppo acidulo e puo’ essere un buon daily vape. Sta molto bene anche con un tocco di mentolo.

Ultime domande sempre per alleggerire ….APOCALISSE ZOMBIE…che atom che tubo che box e che liquido porti con te ?

Spero che l’apocalisse zombie ci metta ancora un po’ ad arrivare, perche’ prima di allora devo procurarmi una Brera da usare con il mio Speed Revolution! Quello sarebbe il setup da guancia... da polmone direi Kennedy 24 e tubo MCS o Knockout, li adoro entrambi. Se poi proprio dovessi scegliere un solo device sarebbe il mio zeus moddog con dripper hadaly della psyclone.

Siamo alla fine Davide … Intanto voglio ringraziarti per la pazienza e per la cortesia da parte di tutto lo staff di Skyvape e chiudiamo con una domanda abbastanza banale…..Progetti per il futuro? Ci dai un anteprima?

Ringrazio voi per la disponibilita’! Progetti ne abbiamo davvero parecchi, sono mesi che lavoriamo su dei nuovi prodotti ma purtroppo non posso rivelare granche’. L’unica cosa che posso dire e’ che stiamo facendo tutto il possibile per essere pronti per il Vapeitaly di Verona... ce ne saranno delle belle!

Ciao davide e grazie davvero per la disponibilita’ ci becchiamo su FB … un abbraccio.

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Orlando d'Alessandro ci apre, per poche domande, le porte della sua azienda "La Tabaccheria". Dalla nascita nel 2015 ad oggi...

La Tabaccheria di Orlando D’Alessandro, è un’impresa costituita ed avviata nel 2015, dopo anni di test e ricerche impegnati nella produzione di Estratti di Tabacco per Sigaretta Elettronicada usare in diluizione in liquidi da inalazione per sigaretta elettronica (Basi Neutre).

  • Partiamo con delle domande riguardanti lo svapo per poi passare all'intervista specifica, ed in effetti una domanda che tutti fanno e si fanno è "Da quanto tempo svapi e come hai cominciato"?
    • Ho iniziato a svapare nel 2013. All’epoca non c’erano prodotti che avessero realmente il sapore del tabacco e che ci soddisfacessero, cosi, per gioco, unitamente ad un gruppo di amici competenti in materia di chimica organica ed aromi iniziammo i primi test di estrazione delle foglie di tabacco.

      Ovviamente non era un business, ma una passione che tuttavia si andò man mano a spegnere per mancanza di tempo, impegnato tra lavoro e famiglia. Nel 2014 mia madre ebbe un peggioramento importante per un tumore, che stava tenendo sotto cura e controllo da anni. Ho provato più volte a farle assaggiare i prodotti che man mano stavano iniziando a migliorare, ma ancora non avevano acquisito la maturità che ha oggi il nostro processo di estrazione e non riuscii a farla smettere di fumare, questo è il mio più grande rammarico.  In seguito, purtroppo, ricominciai a fumare anche io. Due giorni prima di andarsene mia madre chiese a me ed a mio fratello di riprovare con  la sigaretta elettronica,  pregandoci di smettere di fumare. Io  e Patrizio le facemmo questa promessa. Appena ripresa la sigaretta elettronica ripresero anche i test di estrazione,  ripartimmo con tanta passione e motivazione riuscendo a mettere a punto una tecnica, che veramente lasciò stupito sia me che le persone che provavano il prodotto. Da lì in poi l’idea di investire il mio tempo ed i miei risparmi nell’industrializzazione del processo che, con sacrifici e caparbietà, ci ha portato oggi ad essere un’azienda italiana che propone dei prodotti innovativi di qualità ormai riconosciuta ed in linea con le attuali normative sotto tutti i punti di vista, attenta alle esigenze del mercato e dei clienti che cerchiamo di seguire sempre da vicino.

  • Svapi solo liquidi cosiddetti "tabaccosi" o anche altre tipologie come cremosi o fruttati?
    • Qualsiasi tipo di dolce, fruttato o cremoso dopo un pò mi da nausea e ritorno puntualmente ai tabacchi.
  • I liquidi americani o "stranieri", da copiare? O da condannare?
    • Io credo che noi Italiani siamo quelli da copiare, soprattutto  in alcuni settori specifici come i tabacchi, la nostra qualità è indiscussa.

  • Parliamo della tua azienda "la Tabaccheria". Nasce nel 2015 dopo aver testato e provato diverse varianti e modifiche per arrivare alla qualità degli e-liquid preparati tutt'oggi. Ma come pensi sia cambiata la concezione in questi 4 anni di svapo in Italia?
    • Io penso che questo sia un settore in fermento ed in crescita costante,  ancora tutto da sperimentare, sia per noi produttori che per i consumatori. Bisogna sempre rinnovarsi e far uscire prodotti nuovi, evitare di fare copie di prodotti di successo , inserendone di nuovi ed originali.

  • Patrizio e Orlando d'Alessandro

    Da cosa nasce l'idea di creare un'azienda del genere, e come si è evoluta in questi due anni?
    • Una bella idea, nata però da esperienze di vita meno belle, che mi hanno convinto ad investire in questo mondo e dato coraggio e voglia di far qualcosa di buono in un settore che può fare del bene. Di questo ne sono convinto! Devo molto a mia madre ed alla mia famiglia. Al di là della tecnica di estrazione acquisita nel tempo, che è stata fondamentale per procedere all’investimento fatto, la chiave di lettura del nostro successo è la famiglia ed il team di professionisti che ci hanno accompagnato in questo percorso.

 

  • Nello specifico i vostri liquidi e/o aromi concentrati sono organici al 100% definiti estratti e non macerati. Cosa cambia tra queste tipologie di liquidi e/o aromi e servono dei macchinari particolari per l'estrazione dalle foglie di tabacco?
    • Un Macerato ed il Nostro Estratto differiscono per molti versi l’uno dall’altro:

      • il Macerato è più dolce, l’Estratto è più secco
      • il Macerato è meno concentrato dell’Estratto
      • Il Macerato necessita di tempi di maturazione più lunghi affinché il dolce si attenui e risulti più scandito il gusto del tabacco
      • L’Estratto non necessità di maturazione, il gusto è da subito secco e data l’alta concentrazione il bouquet aromatico è ben definito da subito. Il tempo ammorbidisce il gusto magari, ma non è fondamentale la maturazione con un estratto come il nostro.
      • Data l’alta concentrazione del prodotto si può diluire meno e migliorare le incrostazioni ottenendo comunque un buon aroma anche a percentuali sotto il 10%, cosa che difficilmente si può ottenere con un macerato.

      Ogni tecnica di estrazione ha le sue peculiarità così come il relativo prodotto. Di base un estratto è un prodotto più elaborato in termini di tempi e step di lavorazione rispetto al macerato. Sebbene il nostro estratto è frutto di una tecnica di estrazione a freddo, tutto il procedimento è meccanico e fisico, mai chimico!

  • Essendo l'unica azienda in Italia che propone queste varianti di liquido e/o aromi il mercato come li ha accolti? C'è stata un’ evoluzione a livello aziendale, nel senso che avete dovuto aumentare la produzione per la troppa richiesta o vi identificate in una nicchia di mercato di amatori del tabacco?
    • In Italia c’e’ il culto del macerato e della lunga maturazione. L’estratto però ci sta dando tantissima soddisfazione e le richieste sono in continua crescita. Non vogliamo tuttavia deludere gli amanti del macerato pertanto annunciamo qui a SkyVape che abbiamo in programma una linea di macerati La Tabaccheria.

  • Io personalmente non amavo i tabaccosi "come liquidi" ma con i vostri ho sentito qualcosa di diverso, un aggancio al "naturale al non chimico o elaborato". Praticamente e molto sinteticamente, come avviene il processo di estrazione che li rende così - buoni - ?
    • La tecnica acquisita con tanto sacrificio, l’investimento fatto su  macchinari all’avanguardia, sicuramente è alla base di tutto, ma uno dei segreti sta nella scelta della materia prima, in quanto utilizziamo solo tabacchi non lavorati e di qualità TOP. In sintesi il tabacco lavorato è condito con tutta una serie di sostanze che vanno evitate, considerate solo che se provate a fumare un tabacco non lavorato vi “grattuggerà” letteralmente la gola. Un tabacco lavorato non lo fa, proprio perche è stato manipolato appositamente con diverse sostanze. Questo è solo un aspetto da tenere presente quando si parla di estrazioni anche casalinghe fatte con tabacchi lavorati. In secondo luogo il gusto del tabacco cambia in base all’altezza della foglia selezionata per l’estrazione: la bassa serve a dare combustibilità, l’aroma sta nella parte mediana e medio alta. Inoltre ci sono decine e decine di gradi per classificare i tabacchi, noi non usiamo mai cascami che costerebbero molto poco, ma sempre gradi di qualità elevatissima e da fornitori accreditati ed affidabili. Solo in questo modo evitiamo di perdere tempo in estrazione di tabacchi, che dopo un’analisi risultano non idonei, magari per residui di pesticidi e fitofarmaci.

  • I liquidi premiscelati o pronti sono svapabili immediatamente, ma gli aromi, si evince dal sito, sono anch'essi svapabili immediatamente appena diluiti in base. In effetti non dovrebbero "in un certo senso" riposare per far sì che il PG si leghi con l'aroma?
    • La concentrazione è la chiave di lettura. Devo fare una breve parentesi:  un prodotto organico è composto da sostanze incrostanti quali resine, cere e grassi, ma anche da sostanze buone come i terpeni aromatici. Quello che spesso si ignora è che anche le sostanze buone hanno delle caratteristiche molecolari particolari, per cui evaporando, lasciano residui sulla coil.  L’unico modo per evitarlo è che un liquido “organico” non sia “organico” o che abbia una concentrazione di tali sostanze aromatiche bassa. A quel punto bisogna diluire a percentuali più alte e far amalgamare al meglio l’aroma con la base. Quando un liquido è veramente molto concentrato, il bouquet aromatico si sente in ogni caso anche dopo una bella agitata manuale. Se l’aroma c’e’, si sente, se non c’e’ possiamo pregare sotto la luna ed attendere anni, ma non crescerà mai qualcosa che non esiste.

  • Cosa consigli per una maggiore interpretazione e resa dell'aroma, sia come base e la sua composizione, sia come percentuale da aggiungere di aroma?
    • Per lo svapo di guancia suggerisco una base 50PG 40VG 10H2o, mentre per la diluizione è veramente molto soggettiva, io partirei con i tabacchi biondi al 15%, con i tabacchi scuri come kentucky e Latakia al 10%, ma non sono regole scritte, dipende dal proprio gusto, c’e’ chi il latakia a più del 5-6% non riesce a svaparlo. Di base i nostri aromi sono molto concentrati per cui possiamo veramente risparmiare aroma ed anche tempi per rigenerare. Io svapo sempre tutti gli aromi diluiti  al 15%, ma ultimamente svapo all day una miscela di Burley e Latakia al 6%. Su 47 ml  di base metto 2 ml di burley ed 1 ml di latakia e vado avanti fino a 3-4 tank di kayfun ed essendo all day è delicato e non invadente, ma l’aroma si sente.

      Per lo svapo in cloud sfatiamo il mito che i tabacchi non si svapano in cloud. E’ vero che alcuni si prestano più di altri, ma la cosa è fattibilissima, io ad esempio svapo spesso latakia fatto al 15% su base 80VG 20PG. Va bene anche una base ibrida come la 60VG 40PG sesi parla di liquidi tendenzialmente dolci,  base scelta anche per la nostra special blend in quanto si presta sia allo svapo in cloud, ma anche allo svapo di guancia e rende la miscela di tabacchi più dolce per la presenza di glicerina comunque abbastanza elevata.

  • Pensando al fatto che ogni aroma ha un suo riferimento di tabacco, potremmo pensare di miscelarli per avere liquidi , in un certo senso, personalizzabili?
    • Certamente, la linea nasce proprio per questo scopo.

  • Quanti linee avete in questo momento attive e quali sono i progetti per il futuro?
    • Attualmente abbiamo 3 linee di estratti di tabacco. La linea “Estratti di Tabacco” classica, che comprende 7 diversi prodotti. La linea “Miscele Barrique”,  una versione barrique delle miscele classiche come American Blend, English Mixture e Balkan Mixture che abbiamo intenzione di ampliare perche ha avuto parecchio successo e per finire c’e’ la “Linea Elite”, una linea di tabacchi ricercati dei quali alcuni siamo orgogliosi di aver inserito per primi perché meritano di essere conosciuti, tabacchi veramente particolari come il Mata Fina ed il Bezuki. Di recente, dopo un percorso molto duro di certificazione a norma TPD, abbiamo immesso sul mercato la nostra prima linea di liquidi pronti unitamente alle nostre basi, una 60VG40PG ed una 50PG40VG10H20 che verrà immessa nel mercato a breve,  pensata proprio per la diluizione dei nostri estratti. Nel futuro oltre alla Linea di Macerati La Tabaccheria,  inseriremo altre linee di liquidi pronti ed alcune sorprese che non riveliamo ancora.

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