Continuiamo a parlare dell’azienda americana di sigarette elettroniche JUUL, questa volta finita sotto ai riflettori grazie ad un importante acquisizione all’interno del suo organico.

Continuiamo a parlare dell’azienda americana di sigarette elettroniche JUUL

Nelle ultime ore infatti è stata ufficializzata la notizia che l'ex Procuratore generale dello stato de Massachussets, “Martha Coakley” è entrata a far parte dell’organico di JUUL Labs.

Non è sicuramente una notizia inaspettata, ricordiamo infatti che Coakley era già partner dell’azienda tramite lo studio legale “Foley Hoag”, dove JUUL era uno dei suoi principali clienti a cui veniva fornita consulenza legale. JUUL afferma che le abilità di Coakley saranno applicate ai compiti di gestione degli affari governativi e il costante aggiornamento sui passi che JUUL sta intraprendendo per combattere l'uso minorile dei loro prodotti.

"Credo nell'impegno di JUUL Labs nell'eliminare le sigarette tradizionali dal mercato, queste sono infatti la prima causa di morte evitabile nel nostro paese. JUUL ha un'incredibile opportunità di cambiare le vite di molti fumatori e non vediamo l’ora di poter operare tranquillamente senza che qualcuno cerchi di fermare la nostra “avanzata. Inoltre sottolineiamo la nostra lotta per impedire ai più giovani di iniziare ad utilizzare prodotti contenenti nicotina ".

Nella dichiarazione si tocca nuovamente l’argomento dei giovani che acquistano troppo facilmente i prodotti dell’azienda con sede in California, questa volta però oltre a sottolineare tutto quello che JUUL sta già facendo per impedire tale azione, il portavoce ci tiene a precisare che anche gli adolescenti dovrebbero essere più seguiti, soprattutto dai propri genitori.

Secondo il dottor Michael Siegel, professore alla School of Public Health della Boston University:

"JUUL deve fare qualcosa per cercare di tenere questi prodotti fuori dalla portata dei giovani e devono prendere qualche azione più incisiva in merito."

Non resta altro da fare che attendere una nuova dichiarazione da parte di Martha Coakley in merito, per capire se l’azienda vorrà piegarsi alle pressione fatte dai vari organi politici (e medici) oppure se cercherà di continuare a combattere la sua “crociata” contro il tabagismo.

Continuiamo a parlare dell’azienda americana di sigarette elettroniche JUUL

Segui il disclaimer dei contenuti presenti sul blog.