Seppur la Gran Bretagna risulti essere uno dei paesi più “pro-sigaretta elettronica”, sembra che Philip Morris veda ulteriore potenziale nel paese per espandere la sua rete di negozi e vendere quindi i suoi riscaldatori di tabacco.

Attualmente, PMI ha quattro negozi a Londra e sta progettando di aprire altri quattro negozi a Bristol e due a Manchester per vendere i suoi dispositivi di tabacco heat-not-burn (HnB), ovvero la IQOS. Da alcune recenti dichiarazioni sembra che l’azienda statunitense del tabacco voglia puntare nuovamente sul Regno Unito e aprire molti altri suoi negozi specializzati.

Precedentemente l’azienda è stata posta sotto la lente d’ingrandimento a causa di una vicenda nella quale era coinvolta la media "influencer" Alina Tapilina da Mosca, la quale ha sponsorizzato appunto un prodotto marchiato PMI, peccato che la ragazza in questione ha 21 anni e quindi viola la restrizione riportante che: “non si possono ricevere sponsorizzazioni da modelli che abbiano o sembrano avere meno di 25 anni”. In merito a quanto sopracitato l’azienda statunitense ha rassicurato di essere al corrente di tale fatto e ha già avviato una indagine interna.

"Abbiamo preso la decisione di sospendere tutte campagne mediante i cosiddetti influencer a livello globale. L’influencer in questione ha meno di 25 anni e la nostra guida ha chiesto che gli influencer abbiano almeno 25 anni di età. Questa è stata una chiara violazione di tale guida. Nessuna legge è stata infranta", ha aggiunto l'azienda, "Tuttavia, abbiamo fissato standard elevati per noi stessi e questi fatti non giustificano la nostra incapacità di soddisfare tali standard in questo caso.".

Insomma, Philip Morris sembra essere ricorsa ai ripari facendo anche in un certo senso “la vittima” e ringraziando chi ha proceduto alla segnalazione della trasgressione. Di fatto però sembra che ancora nessun esponente politico e del settore si sia esposto su tale vicenda, ci viene da chiederci per quale motivazione.

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