L’azienda americana con sede a San Francisco ora ha deciso di puntare molto sul mercato asiatico, a partire dalla Corea del Sud.
Stando ai primi repor provenienti dal paese asiatico, la sigaretta elettronica marchiata JUUL sta surclassando gli altri prodotti a rischio ridotto, tanto da dover obbligare i rivenditori a chiedere nuovi corposi restock. "Intendiamo essere disponibili per tutti i fumatori in Asia il più presto possibile", ha dichiarato “Ken Bishop”, vicepresidente Asia-Pacific di JUUL per la crescita internazionale.
"Il percorso che porterà la distribuzione dei prodotti JUUL sul mercato in questione dipenderà da come le autorità asiatiche si porranno nei nostri confronti, ciò nonostante contiamo di essere presenti su ulteriori mercati entro fine 2019."
Bishop ha detto che l'obiettivo dell'azienda rimane quello di offrire un'alternativa più sicura per i miliardi di fumatori sparsi in tutto il mondo. "La nostra missione è migliorare la vita dei fumatori adulti in tutto il mondo” ha aggiunto. " Per raggiungere questa missione, il primo passo è solo quello di essere a disposizione di questi fumatori. Quindi essenzialmente vogliamo essere disponibili ovunque ci sia la vendita di prodotti contenenti tabacco”.
Nel frattempo, da quando ha colpito il famigerato affare con Altria, JUUL Labs ha certamente perso molta della sua credibilità. Di conseguenza, l'azienda ha dovuto affrontare ancora più controlli e azioni legali, ed è stata anche etichettata come il principale colpevole per il presunto aumento dell’utilizzo della sigaretta elettronica tra i giovani.
Lo scorso marzo, JUUL ha assunto l'ex dirigente Cardinal Health “Douglas Roberts” per guidare il suo nuovo "enterprise markets team", che comprende 17 dipendenti, ed è focalizzato su accordi sorprendenti con piani sanitari, fornitori, datori di lavoro di assicurazioni e il settore pubblico.
"Stiamo riscontrando che attualmente sul mercato non ci sono abbastanza prodotti (certificati) che possano effettivamente essere una valida alternativa alla sigaretta tradizionale, ecco perché noi di JUUL ci stiamo impegnando al massimo per fornire questa alternativa ai fumatori”.
Stando ad ulteriori indiscrezioni inoltre, JUUL sarebbe al lavoro su di un programma specifico volto ad aiutare i fumatori nel loro cammino di allontanamento dalla sigaretta tradizionale al tabacco per passare ai prodotti dell’azienda americana. Programma però che non è ancora stato confermato o smentito.
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