iQOS è stato lanciato a Dubai Duty Free nel dicembre 2018 a seguito di una forte campagna pubblicitaria attraverso l'aeroporto, e ora sarà lanciato negli altri paesi del CCG.
Nello specifico, il riscaldatore di tabacco della Philip Morris sarà a breve disponibile sul mercato dei CCG, ovvero in tutti gli stati arabi appartenenti al Consiglio di cooperazione del Golfo tranne l'Iraq, cioè: Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, ed emirati Arabi Uniti (EAU).
La mossa di lanciarlo attraverso il GCC è stata sicuramente una mossa economicamente corretta da parte della compagnia visto che il dispositivo gode già della approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti e, visto che gli Emirati Arabi Uniti tendono a seguire passo passo le decisioni prese dall’ente preposto degli Stati Uniti, la IQOS ha ricevuto facilmente il benestare per la sua commercializzazione.
"Il GCC è molto importante per noi e speriamo di rendere il prodotto disponibile non appena saranno in vigore norme adeguate e con l'intensificarsi delle strutture di produzione internazionali", ha dichiarato il direttore degli affari aziendali di PMI in Medio Oriente, Lana Gamal-Eldin nel 2017.
Come sappiamo, gli Emirati Arabi hanno fatto un passo importante sul settore del vaping legato alla riduzione del danno ma i medici emiratini mantengono ancora riserve sull'impatto del vaping sulle persone e sugli studi certificati che lo annoverano con un rischio minore del 95% rispetto alle sigarette tradizionali.
Al contrario risulta quasi “esilarante” il fatto che il consiglio municipale di Dubai ha recentemente inviato un comunicato stampa in cui spiega che anche se la vendita è stata resa legale negli Emirati Arabi Uniti all'inizio di quest'anno le sigarette elettroniche, e più precisamente il loro utilizzo, saranno soggette alle stesse leggi del tabacco.
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