In Francia si sta per consumare un improvviso divorzio.
Quello tra le spiagge e le sigarette elettroniche.
Ebbene si perchè Oltralpe si "annusa" una pericolosa tendenza che è quella di voler vietare l'uso della sigaretta elettronica tra sdraio ed ombrelloni.
Si tratta, per così dire, di una estensione di una norma che già da anni è in essere sul territorio francese e che fa divieto di fumare, appunto, "in riva al mare".
Il problema, ovviamente dalla prospettiva degli svapatori, è che si registra un trend ad espandere anche agli utilizzatori di e-cig i paletti già vigenti per i colleghi tabagisti.
Quest'anno, in particolare, il Principato di Monaco ha già bannato sia fumo che svapo e analoga decisione è stata già assunta da tutta una cifra di Comunità minori.
Ma non pare essere finita qua, tutt'altro.
Si parla con insistenza anche di prossime iniziative a Cannes, Nizza, Marsiglia.
A promuovere questa "spinta" è stata la Lega contro il cancro transalpina che ha lanciato, appunto, la campagna delle cosiddette spiagge senza tabacco.
Inizialmente, quindi, la "cosa" riguardava solo le classiche ma, con tutta evidenza, vi sono state pressioni per far di tutt'erba un fascio.
Perchè, si sa, restando in tema di detti e proverbi vari, mal comune è mezzo gaudio.
Il principio invocato è quello della tutela della salute: secondo quanti promuovono queste restrizioni, infatti, fumo e vapore passivo sarebbero nocivi.
Laddove è evidente, però, come mettere sul medesimo piatto della bilancia le due situazioni sia una palese forzatura.
Ma tant'è.
La netta sensazione è che la componente salute si fermi ad un certo punto del discorso per poi lasciarsi spazio a tutta una serie di diverse ed ulteriori valutazioni.
I provvedimenti, ancora, hanno carattere locale, non conseguono a decisioni statali: nella corrente stagione 2021 i danni per gli amatori del vaping sono stati ancora contenuti ma la sensazione è che, a partire dalla prossima estate, non mancheranno le brutte sorprese.