Lo svapo balla sul filo di lana in Europa.
In attesa delle decisioni che Bruxelles andrà ad assumere, su scala generale, rispetto alla questione della tassa unica e degli aromi, a livello di singoli Stati sono vari i fronti aperti in modo alquanto critico.
Se in Germania si discute di un eventuale semplificazione del packaging e del design delle e-cig, se in Italia si valuta normativamente di vietare le sigarette elettroniche all'aperto, se in Portogallo a spaventare sono i livelli fiscali, in Norvegia (come in Slovenia) la discussione è aperta - anche qui - circa la eventuale adozione di un divieto di liquidi per sigarette elettroniche aromatizzati.
In buona sostanza si vorrebbe consentire la circolazione di soli liquidi dal sapore tabaccoso.
Una sconfitta per le ragioni del minor danno da fumo proprio in una terra, quella scandinava, che sta assistendo al miracolo Svezia, realtà che, grazie alle politiche di riduzione del rischio - sebbene sotto forma dello snus - sta vincendo la sua battaglia col tabagismo.
Stoccolma, infatti, già Paese in Europa con minor percentuale di tabagismo e minore incidenza di cancro polmonare, si accinge a essere il primo Stato continentale a scendere sotto la soglia del 5 percentuale dei fumatori così guadagnando la "palma" di primo Paese smoking free.
Ma si diceva della Norvegia e della possibile "stretta" sui "sapori".
"Gli aromi sono comunemente usati tra i vapers regolari di tutte le età e circa due terzi dei quelli adulti li usano rivelandosi essenziali per i fumatori adulti che cercano di smettere, poiché possono aumentare le probabilità di successo del 230%".
Così commentano dalla World Vapers'Alliance.
Per poi proseguire "Inoltre, non ci sono prove che indichino che i sapori incentivino lo svapo o il fumo dei giovani.
Un divieto di sapore è una catastrofe per la salute pubblica.
La ricerca suggerisce che, in caso di divieti, quasi la metà dei vapers si rivolgerebbe al mercato nero o farebbe ritorno alle "bionde".
Per troppo tempo i legislatori hanno ignorato le opinioni degli svapatori, ovvero le voci più importanti – quelle del consumatore – e le loro esperienze vissute sono assenti e fraintese.
Facciamo sentire la nostra voce!".
