La bomba la sgancia direttamente il Presidente degli Stati Uniti d'America.
Joe Biden, in un recente intervento alla stampa, è stato chiaro e perentorio rispetto alla sigaretta elettronica.
"Se la scienza ha dimostrato che lo svapo è pericoloso, lo eliminerò".
Ed ancora "Se lo svapo effettivamente danneggia i polmoni e se non sono disponibili studi conclusivi, lo eliminerò".
La domanda, a questo punto, nasce spontanea.
Perchè tanto zelo il Presidente Usa non lo mostra o non lo ha mostrato anche rispetto alle sigarette tradizionali?
Parliamo - ci riferiamo alle classiche "bionde" - di qualcosa che "effettivamente danneggia" e, in questo caso, gli "studi conclusivi" ci sono (eccome) e sono anche chiari ed univoci.
Ovvero: le sigarette fanno male, le sigarette fanno morire.
Quindi, dicevamo, è lecito chiedersi: perchè Biden non le ha già eliminate?
Perchè tanta belligeranza solo nei confronti delle e-cig?
LA BELLIGERANZA DI BIDEN CONTRO LO SVAPO
In attesa che qualcuno risponda a questa domanda, nella quale sono contenute molte delle contraddizioni in fatto di tabagismo, contrasto al fumo e alternative, val la pena soffermarsi su una frase di Biden che, con riguardo alle ricadute occupazionali che si avrebbero nel momento in cui venisse cancellato il settore svapo, ha chiosato.
Senza pietà.
"Non mi interessa cosa succede alle persone che si guadagnano da vivere con questa attività".
Come se parlasse di mercanti di droga, come se parlasse di trafficanti d'armi o di narcos.
Frasi destinate inevitabilmente a gettare benzina sul fuoco di un dibattito quanto mai già acceso ed aspro.
Ma che, fondamentalmente, riflettono l'umore americano che è fortemente ostico alla e-cig.
Tra Stati che hanno vietato gli aromi ad altri che equiparano fumo-svapo compattandoli in una stessa normativa, il contesto non è dei più sereni per i vapore.
E nelle valutazioni federali vi è anche quella di bannare totalmente i cosiddetti sapori.
Per questo, alla luce di questo, le uscite di Biden destano sorpresa, si.
Ma fino ad un certo punto.