Anche in Sudafrica gli svapatori sono sul piede di guerra.
Perchè dal 1 Giugno è entrato in vigore il nuovo assetto fiscale sul settore che rischia di provocare una impennata notevole nei prezzi al consumatore.
Pacchia finita, quindi, nello Stato con capitale Johannesburg dove il Governo, con recente normativa, ha equiparato sigarette e sigarette elettroniche.
Una contraddizione bella e buona quella che risalta agli occhi dell'associazionismo pro svapo.
Come precisano, infatti, da "Vaping saved my life", gruppo che perora la causa del minor danno in terra sudafricana, la legge appena costruita traccia una netta distinzione tra prodotti "alternativi" e quelli classici.
Nei fatti, però, vi è una equiparazione totale, come prima detto, per quel che riguarda l'aspetto delle tasse.
Tasse che, come precisato, sono stabilite ad un livello di 0,14 euro per ml.

LA DENUNCIA DI "VAPING SAVED MY LIFE"

Questa previsione, denunciano ancora dal gruppo, finirebbe per fare schizzare il prezzo delle e-cig da un minimo più 5,8 percentuale ad un massimo di più 217%.
In tale ultimo caso, una vera e propria legnata per tutto il cosmo della sigaretta elettronica sudafricana.
"La tassa - denunciano a piena ragione da "Vaping saved my life" - danneggerà coloro che usano lo svapo per smettere di fumare così come le piccole imprese locali, facendo per portare più ad un danno che ad un beneficio".
Così ha sottolineato Kurt Yeo, co-fondatore dell'associazione in questione.

TABAGISTI STAZIONARI AL 20%

Il provvedimento, come prima detto, è entrato in vigore il 1 Giugno ma solo nei prossimi mesi esso diventerà realmente operativo potendosi così saggiare la reale risposta del mercato.
Le aspettative, ovviamente, non sono delle più rosee.
Così come non sono dei più rosei i numeri dei tabagisti sudafricani, da diverso tempo attestati su una percentuale del 20.
Riflessione finale: la legge appena varata nasce come legge anti-fumo.
Paradossalmente, però, si continua a fissare questo scopo facendo la guerra alle e-cig.