British American Tobacco contro il Governo del Belgio.
La multinazionale del tabacco, infatti, si è espressa in forma estremamente critica rispetto al divieto adottato da Bruxelles relativamente alla vendita dei cosiddetti sacchetti di nicotina.
Bat impugnerà il regio decreto che ne vieta la vendita”, fanno presente dall'azienda guidata dal Ceo Jack Bowles.
Come si ricorda, il Ministro della Salute dello Stato fiammingo, Frank Vandenbroucke, ha recentemente messo fuori commercio i sacchetti in questione che, diversamente dallo snus svedese, che è a base di nicotina, sono a base di tabacco.
Meglio dirsi, la moratoria è differita dal momento che il vero proprio stop alle vendite scatterà dal mese di Ottobre del corrente anno 2023.
Ma, fondamentalmente, poco cambia nella sostanza.

"MINISTRO NON TIENE CONTO DELLE RICERCHE SCIENTIFICHE"

British American Tobacco, con tanto di nota ufficiale, "ritiene che il Ministro Vandenbroucke non abbia tenuto sufficientemente conto delle recenti ricerche scientifiche condotte nel Regno Unito e in Germania sugli effetti delle bustine di nicotina e del parere degli esperti sanitari belgi e aggiunge che il Ministro non ha atteso il parere del Consiglio superiore di Sanità”.
"Bat sostiene quindi - è ulteriormente osservato - che le bustine di nicotina svolgano un ruolo cruciale nella riduzione del fumo e che sia introdotto un quadro normativo progressivo - come è avvenuto per lo svapo - per incoraggiare i fumatori adulti a cambiare la loro modalità di consumo del fumo".
Sulla questione dei sacchetti di nicotina in Belgio già era intervenuta in modo alquanto critica Philip Morris International che, con un proprio dispaccio di stampa, aveva osservato come “quasi due milioni di fumatori belgi hanno accesso a un prodotto che è stato scientificamente dimostrato essere meno rischioso del fumo”.
Tanti sarebbero i consumatori dello specifico prodotto e che, ora, si troveranno orfani del loro dispositivo, nella quasi totalità dei casi approcciato per smettere di fumare.