Le sigarette elettroniche usa e getta sono “un'aberrazione sia dal punto di vista della salute pubblica che in termini di impronta ambientale".
Sono le parole, equiparabili ad una sentenza, che vengono da Aurélien Rousseau.
Non uno qualsiasi ma niente poco di meno che il Ministro della Salute francese.
L’altissimo esponente del Governo transalpino ha così fatto risuonare il canto del cigno ai particolari dispositivi che i “blues” andranno a porre ben presto fuori mercato.
Come da annunci venuti dal medesimo Rousseau, in particolare, le “usa e getta” saranno vietate in Francia entro il 2025.
In rampa di lancio, infatti, una legge che ne proibirà la circolazione all’interno del mercato transalpino.
A proporla è stato il deputato dei “Verdi” Francesca Pasquini
Il motivo del ban? La fruibilità dei medesimi dispositivi tra i giovanissimi e, quindi, il loro uso non già per smettere di fumare ma per mero e puro vezzo.
Le parole di Rousseau sono venute a margine della presentazione del cosiddetto Programma nazionale di controllo del tabacco, una misura anti-fumo che prevede, tra le altre, nella prima metà del prossimo anno, l’introduzione del divieto di fumare sulle spiagge ma anche all’esterno delle scuole e nelle aree verdi.
Una vera e propria stretta che mira ad abbattere il numero dei fumatori e che, come accennato, passa anche per un taglio alle monouso.
La Francia non è certo il primo Stato a muoversi in tal senso: anche nel Regno Unito, ad esempio, che pure conserva una consolidata posizione filo-svapo, si coltivano analoghi progetti di “ban” delle “usa e getta” e vari altri Stati europei stanno prendendo decisa posizione verso tali prodotti intravedendo nei medesimi una minaccia per le sfere più giovani della popolazione.
Sulla stessa falsariga anche Germania, Belgio ed Irlanda.
Da questo punto di vista, invece, in Italia il dibattito non si è ancora posto.
