Anche la Spagna si allinea alle indicazioni dell’Europa e “stringe” sugli aromi del tabacco riscaldato.
Il Governo di Madrid, infatti, ha provveduto nelle scorse ore ad approvare un decreto che, di fatto, va ad equiparare, in quanto a regime normativo, il tabacco riscaldato alle sigarette classiche.
Niente più gusti estrosi, variegati.
Ma semplicemente quelli “base”.
Come detto, nessuna sensazionale novità ma semplicemente l’esecuzione della Direttiva che era stata partorita a fine dell’anno 2022.
Per la precisione, in data 3 Novembre era stato pubblicato l’atto della Commissione dell’Unione europea che era andato ad estendere anche al settore del “riscaldato” quei divieti di aromi che già erano in vigore per le normali bionde.
Allo stesso tempo era stata data una scaletta ai singoli Stati membri per adeguarsi nei rispettivi Parlamenti nazionali con la ratifica delle leggi di esecuzione.
La Spagna, in effetti, è stata un po' ritardataria rispetto agli step che erano stati indicati dall’Organismo sovranazionale con la stessa Italia che, invece, si era mantenuta entro le scadenze provvedendo a tutti gli adempimenti del caso durante la scorsa estate.
In ogni caso, presto o tardi, gli iberici si conformano.
Il corpo di norme prevede anche l’apposizione di avvertenze che informino il consumatore sui rischi connessi all’utilizzo del tabacco e, nel dettaglio, quella che vada ad indicare testualmente “Il fumo di tabacco contiene più di 70 sostanze cancerogene”.
Il tutto con tanto di relative fotografie esplicative di accompagnamento.
Le norme in questione, tuttavia, non diventeranno immediatamente efficaci ma vi sarà un periodo finestra di “vacanza”.
Il decreto entrerà in vigore infatti tre mesi dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dello Stato – il cosiddetto Boletín Oficial del Estado.
Con la Spagna, si apprende, si va a completare la rosa degli Stati dell’Unione che ancora si doveva allineare alle indicazioni di Bruxelles in fatto di tabacco riscaldato.