Il Centro America ed il Sud America continuano a confermarsi come realtà poco amiche della sigaretta elettronica.
Le ultime notizie in tal senso arrivano dal Costa Rica, lingua di terra che congiunge le aree settentrionale e meridionale del continente in questione.
Ebbene, con un recente provvedimento lo Stato in questione guidato dal Presidente Rodrigo Chaves Robles, meno di 1,5 milioni di abitanti, ha messo al bando l'uso delle sigarette elettroniche in diversi spazi pubblici al chiuso.
Come riporta il Tico Times, la principale testata nazionale della carta stampata, il divieto comprenderebbe ambienti quali ristoranti, uffici pubblici ed istituti scolastici, ovvero tutti luoghi al chiuso che per loro natura sono caratterizzati da una importante frequentazione di persone.
In tutti questi contesti, quindi, per legge nazionale sarà vietato concedersi una svapata.

A giustificare l'iniziativa intrapresa a livello statale, come rivelano fonti governative, vi sarebbe "un drammatico aumento dei disturbi correlati allo svapo".
"Solo nel 2023 – specificano in merito le medesime fonti governative dello Stato centroamericano - il Costa Rican Social Security Fund ha registrato 14 casi di intossicazione correlata allo svapo, tra cui nove minorenni, con sette che hanno richiesto il ricovero ospedaliero".
Siamo alle solite e come al solito, scusando il gioco di parole, la disinformazione la fa da padrona.
I casi di intossicazione invocati dagli Organi statali costaricani, infatti, non sarebbero collegati - come evidenzierebbero le associazioni pro svapo - al mercato legale bensì a quello illegale e parallelo del contrabbando.
Con le colpe di quest'ultimo che, per incomprensibili motivi, vanno a ricadere sul sistema nella sua complessità.
In piccolo, fondamentalmente, siamo al cospetto di quello che già si era verificato negli Stati Uniti d'America nell'anno 2019 con il cosiddetto caso Evali: in quell'occasione, infatti, decine e decine di persone erano finite in ospedale a causa di importanti intossicazioni ed infiammazioni di natura polmonare.
E pure in quell’occasione si era messa sul banco degli imputati la e-cig nella sua complessità per poi scoprirsi, però, che i liquidi incriminati erano stati acquistati sul mercato nero.
Se negli Usa, quindi, ci si era resi conto della situazione, in Costa Rica, invece, le colpe dei traffici illeciti sono andati a travolgere il contesto legale.