Una maxi multa pari ad oltre mezzo milione di dollari.
E’ quella che si è vista sventolare sotto il naso Airbox of Slovakia.
A sollevare la contestazione, come riporta la testata giornalistica Daily News Hungary, è stata l’Autorità ungherese per la concorrenza.
Nel dettaglio, l’azienda slovacca viene ritenuta essere colpevole di aver venduto a distanza – ovvero per il tramite dell’on line - sul territorio ungherese dispositivi elettronici per la somministrazione di nicotina.
Il Governo di Budapest, infatti, ha vietato gli acquisti via internet di prodotti a base di nicotina e, altresì, di tutti quei dispositivi hardware che possano essere a ciò funzionali.

L’indagine, per così dire, era stata avviata nel mese di Febbraio di quest’anno allorquando era stato avviato il procedimento dal momento che si era riscontrato come il sito web dell’azienda slovacca avesse chiuso più di una transizione con acquirenti insistenti nel territorio nazionale ungherese, pratica vietata dalla normativa nazionale.
In particolare, l’Autorità prima richiamata ha ritenuto che il sito web di Airbox stesse ingannando la clientela sul suo sito web in lingua ungherese rispetto alla legalità dei prodotti secondo la legge di Budapest.
Alla luce di tali ipotesi di pratica commerciale sleale, quindi, è venuto il blocco del sito web dell'azienda con la somministrazione della prima menzionata sanzione economica.

Non è il primo caso di questa tipologia: solo qualche mese addietro, infatti, la GVH aveva agito contro due aziende sempre slovacche per aver venduto illegalmente Elf Bar e ulteriori prodotti per lo svapo sul territorio ungherese per il tramite dei canali del web.
Come noto, per effetto di una legge approvata nel 2019 e divenuta operativa l’anno successivo, le sigarette elettroniche ed i liquidi per sigaretta elettronica possono essere acquistati in Ungheria esclusivamente presso la rete dei tabaccai.
Per di più la tassazione è anche alquanto significativa con prezzi finali per il consumatore che, di conseguenza, non sono esattamente bassi.
In questo mare si tuffano, quindi, fiutando importanti spiragli commerciali, le aziende di Nazioni limitrofe.