Nuovo cortometraggio del pluripremiato regista e produttore esecutivo Aaron Biebert per "A Billion lives" dal titolo "Fine della confusione Globale"
Il cortometraggio - documentario - "A Billion Lives" che vede la sua nascita nel giugno del 2016 prima con il trailer corredato da sottotitoli in italiano e successivamente con la pubblicazione del vero e proprio documentario si è concentrato su una missione fondamentale:
"Per trovare la verità, il pluripremiato regista e produttore esecutivo Aaron Biebert ha viaggiato in quattro continenti, intervistando medici, scienziati, tecnici e responsabili delle politiche delle principali organizzazioni sanitarie internazionali che stanno lavorando per salvare il miliardo di vite che ogni giorno proiettano la loro esistenza verso le malattie legate al fumo.
Ciò che ha scoperto è stato scioccante: il completo fallimento del governo, la diffusa corruzione nella comunità della salute pubblica e la manipolazione di entrambi perpetrati dalle grandi imprese che traggono profitto dalla vendita di tabacco e droghe per smettere di fumare. A Billion Lives mostra come le aziende farmaceutiche, i gruppi di difesa antifumo, le aziende produttrici di tabacco e persino i nostri governi statali e federali siano da biasimare per la disinformazione, l'eccessiva regolamentazione e la messa al bando della tecnologia del vapore in tutto il mondo. "
A Billion Lives, lavorando in collaborazione con il dott. Derek Yach della Fondazione "Smoke free World" (recentemente allontanato dalla Conferenza Mondiale sul tabacco per le sue possibili implicazione con Philip Morris International), ha pubblicato un nuovo cortometraggio intitolato Ending Global Confusion (visibile in alto) .
Ending Global Confusion affronta un nuovo obiettivo: chiarire la confusione scaturita dal lento ma costante e fermo cambiamento nell'atteggiamento degli enti di sanità pubblica, come emerge da un nuovo consenso scientifico basato sulle evidenze e sulla ragione che sostiene che, al consumo di sigarette tradizionali, lo svapo è del 95% meno dannoso. Le campagne di disinformazione anti-vaping si sono disinteressatamente focalizzate sulla questione se il vaping sia o meno sicuro rimuovendo qualsiasi riferimento alla possibilità che lo sia davvero".
Il vaping rimarrà - comunque - sempre oggetto di contesa per un settore che viene identificato come "riduzione del danno attraverso la cessazione del fumo e l'utilizzo di metodi alternativi". Questa confusione globale - commenta John Castle - potrà essere eliminata soltanto educando fumatori, organizzatori e strutture sanitarie su questa evidenza.
John Castle - Vapenews.com - 20 Marzo 2018