Al Panel di confronto (Westminster) facevano parte ASA, NICE, PHE ed MHRA. Si è parlato di sigarette elettroniche, degli studi su di esse e su una eventuale regolamentazione.

Le sigarette elettroniche per i fumatori a basso reddito, gli standard pubblicitari, la salute mentale e le licenze mediche erano solo alcuni degli argomenti che si sono insinuati nell'incontro di confronto questa settimana nel Regno Unito a Westminster.

4 esperti e tante domande sono state fatte per concretizzare il rapporto che c'è tra sigarette elettroniche, dispositivi (HNB) e altre forme di riduzione del danno da fumo. In generale, le idee riguardo le sigarette elettroniche nel Regno Unito sono estremamente positive.

Il panel comprendeva Rob Morrison, (Senior Regulatory Policy Executive presso la Advertising Standards Authority (ASA)), il professor Gillian Leng (dell'Istituto nazionale per la salute e l'eccellenza di cura (NICE)), il professor John Newton (della Public Health England (PHE)) ed il dott. Ian Hudson (Amministratore delegato dell'Agenzia per la regolamentazione dei prodotti medicinali e sanitari (MHRA)).

Ecco alcuni punti chiave dell'incontro:

Si è parlato di Nicotina e delle differenze concettuali tra i diversi tipi di strumenti a rischio ridotto. La differenza è stata chiarita dal professor Leng, rappresentante del NICE, che ha spiegato che la gomma e le pastiglie alla nicotina è stata concessa sotto licenza di medicinale, mentre le e-sigarette e gli e-liquid no. Inoltre riguardo le sigarette elettroniche ha aggiunto: 

"Sappiamo che sono sostanzialmente più sicure delle sigarette. Il rischio è che non conosciamo l'impatto a lungo termine. Sono al 95 per cento più sicuredelle sigarette, ma è quel 5 per cento che non sappiamo ".

È stato inoltre chiarito dal presidente della commissione che sono l'inalazione e gli aromi insieme ad altri elementi delle sigarette elettroniche che causano preoccupazione piuttosto che la sola nicotina, in quanto di per se non è la nicotina a far male anche se porta ad una specifica dipendenza. Questo ha portato l'argomento a pensare potenzialmente al " raccomandare" le sigarette elettroniche su prescrizione medica; John Newton della PHE  ha confermato che le sigarette elettroniche sono tra i più popolari metodi per smettere di fumare, mentre il dott. Ian Hudson del MHRA ha espresso un parere diverso in quanto l'approvazione medica era una strada alternativa che avrebbe richiesto molta fiducia da parte dei medici stessi sul prodotto che dovrebbero prescrivere. Il dott. Hudson ha commentato così:

"Stiamo facendo passi avanti per vedere se possiamo incoraggiare le persone a percorrere questa via medica". 

Ma la base delle prove per dare ai medici la fiducia del prodotto esiste ha commentato Leng del NICE. Il Nice stesso ha emesso un bollettino di linee guida per gli operatori sanitari, incoraggiando i medici a raccomandare le sigarette elettroniche ai pazienti che lottano ad sempre con il fumo, affermando che la prescrizione medica porterebbe ad un ulteriore sicurezza evitando contrasti inutili e discussioni sull'argomento.

Oltre quindi alla possibile regolamentazione medica o all'inadeguatezza delle concezioni comuni si è anche intrapreso argomento per argomento il problema delle molteplici occasioni in cui il Regno Unito ha cercato di portare avanti la politica pro-vaping, vuoi con la campagna Stoptober sia con altre manifestazioni si sta cercando di portare a conoscenza i benefici che possano portare le sigarette elettroniche per la salute.

Rob Morrisson della Advertising Standards Authority ha detto che ASA non sarebbe stata contraria al possibile percorso delle licenze mediche.

"Non è nostra intenzione allontanare le persone dal percorso delle licenze mediche". ha detto Morrisson

Ha aggiunto che l'ASA sta rivedendo le attuali normative pubblicitarie in materia di vaping e ha confermato che ci saranno nuove linee guida emesse nei prossimi mesi, lasciando intendere che le indicazioni sulla salute siano incluse ma non specificano dettagli o una data di implementazione.

Tale incontro arriva come un'importante pietra miliare nell'industria dello svapo, a quasi un anno dall'entrata in vigore della TPD. Complessivamente il futuro delle sigarette elettroniche nel Regno unito sembra promettere bene sia per l'industria che per i singoli utenti, o almeno si sta cercando di far smettere di fumare quante più persone possibili o regolamentare in maniera idonea un settore.

L'audizione arriva a un'importante pietra miliare per l'industria dello svapo, a quasi 12 mesi dal 20 maggio 2017, giorno in cui la TPD è entrata pienamente in vigore.

Secondo questa ultima riunione del comitato, circa 700.000 fumatori hanno usato le sigarette elettroniche come via per smettere di fumare ed hanno abbandonato anche quest'ultime, dimostrando una tendenza ad utilizzare le e-cig come metodo alternativo e non come moda.

Il Video del colloquio è visibile quì

BAT