La Jordan Food and Drug Administration ha sospeso l'attività di 19 negozi di tabacco e chiuso 41 stabilimenti di vendita di tabacco senza licenza sequestrando anche sigarette elettroniche.
La Fatwa emanata dal Dipartimento Generale Iftaa che vieta il narghilè e le sigarette elettroniche come alternative alle sigarette tradizionali ha dato diversi problemi alle 19 attività e ai 41 stabilimenti chiusi ieri dalla Jordan Food and Drug Administration (JFDA - Food and Drug Administration Giordana) che ha confiscato decine di apparecchiature per sigarette elettroniche.
Il Consiglio dei Ministri, il 19 maggio, ha incaricato la JFDA di monitorare e controllare il commercio e la vendita di prodotti elettronici e non legati al tabacco e l'agenzia governativa ha lanciato una campagna volta ad affrontare la vendita illecita e non regolamentata di tabacco e sigarette elettroniche.
Finora tale campagna di controllo - ne dà notizia il Jordantimes - ha portato al sequestro di 104 elementi tra sigarette elettroniche e narghilè (88 ecig e 17 narghilè in un solo giorno) e ben 470 confezioni di liquidi da inalazione che non rispettavano i requisiti generali di qualità, sicurezza e produzione.
Come parte delle sue operazioni, il JFDA ha condotto 129 controlli sul campo nelle tabaccherie, di cui 93 avevano rispettato il divieto di vendita di tali dispositivi. Nel frattempo le sanzioni per gli stabilimenti e le attività devono ancora essere decise e saranno comunicate alla conclusione dei procedimenti giudiziari in corso.
Sempre in maggio, il governo ha imposto una tassa del 200% sulle sigarette elettroniche e correlati accessori, come parte delle modifiche alla legge fiscale speciale.
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