La Corea del Sud ha deciso di prendere provvedimenti per impedire ai giovani di accedere alle sigarette elettroniche.
Il governo basandosi sui dati che mostrano che il 6,7% degli studenti delle scuole medie e superiori erano fumatori nel 2018 e i tasso di fumatori in Corea è di età pari o superiore a 19 anni, anche se costantemente diminuito dal 2008 fino a raggiungere un minimo record del 38,1% nel 2017,ha dichiarato che tale percentuale rimane considerevolmente elevata rispetto ad altri paesi sviluppati.
La Corea del Sud, pertanto, ha deciso di prendere provvedimenti per impedire ai giovani di accedere a un nuovo tipo di sigarette elettroniche (ndg JUUL) che sono diventate popolari in molti altri paesi; decisione confermata dal Ministero della Salute questo venerdì.
"La prevalenza delle sigarette elettroniche tra gli adolescenti è correlata a un rimbalzo del numero di giovani fumatori, in quanto le sigarette elettroniche basate su vaporizzatori a sistema chiuso assomigliano alle normali unità flash. Questi prodotti che utilizzano cartucce di nicotina liquida facili da sostituire rilasciano poco fumo e non emanano l'odore delle sigarette tradizionali, rendendo possibile l'uso di queste ultime senza attirare molta attenzione."
"Molti paesi stranieri, come gli Stati Uniti, stanno lottando per trattare con i giovani che fumano queste nuove sigarette elettroniche, specialmente dal momento che il loro utilizzo può portare alla dipendenza da nicotina in tenera età", ha concluso il Ministero.
Juul Labs Inc. ha confermato che il suo marchio di sigarette elettroniche, JUUL, sarà lanciato e distribuito a breve in Corea del Sud arrivando dopo Germania, Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Canada, Russia, Italia e Israele ma il Ministero della salute ha affermato che provvederà a bloccare tutte le vendite illegali di tali prodotti ai minori ed avvertirà i negozi e i rivenditori di tale nuova regolamentazione che prevederà, inoltre, restrizioni più severe proprio per JUUL.
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