Potrebbe essere la rivincita americana delle sigarette elettroniche l'idea del nuovo commissario della FDA, Ned Sharpless, di non intraprendere azioni contro "l'epidemia di vaping".
L'epidemia di vaping tra i giovani, tanto acclarata e tanto proclamata dall'ex commissario della FDA "Scott Gottlieb", forse, è giunta la termine in quanto il nuovo commissario Ned Sharpless sembra non essere intenzionato ad intraprendere azioni contro le sigarette elettroniche.
Norman Sharpless (Ned è il suo soprannome) è entrato a far parte della FDA dopo una esperienza presso la National CancerInstitute (NCI), presso la quale era l'esperto prescelto per gestire e divulgare le varie problematiche inerenti al cancro. Il segretario americano per la salute e i servizi umani Alex Azar ha definito Sharpless un uomo con una profonda conoscenza ed esperienza scientifica atta a combattere il tabacco e il danno da fumo.
Dopo l'incontro tenutosi il 14 maggio 2019, pochi giorni fa (mercoledì), il senatore Dick Durbin ha attaccato in maniera molto insolita il nuovo commissario in quanto, ques'ultimo, sembrava non avere alcuna intenzione di affrontare l'uso della sigaretta elettroniche riguardo ai giovani, cosa che il suo predecessore "Gottlieb" ha definito "epidemia".
"Uno degli incontri più allarmanti e deludenti del mio tempo nel servizio pubblico", ha commentato Durbin, senatore democratico, in una lettere inviata a Sharpless
Durbin ha ribadito come, inizialmente, in una dichiarazione emanata dalla stessa FDA, Sharpless si fosse impegnato a prendere in considerazione il problema dell'uso dei dispositivi nei giovani impedendone l'acquisto e cercando di fare il possibile per prevenirne l'utilizzo ricomprendendo anche i prodotti aromatizzati ed intervenendo, inoltre, nel marketing aggressivo mirato ai minori.
Come se non bastasse, Durbin, ha chiesto alla FDA di intervenire su JUUL, affermando che aiuta i fumatori a smettere grazie al fatto che i dispositivi del produttore statunitense si presentano come meno nocivi quando invece non ci sono certezze che questi ultimi lo possano davvero essere, ed ha inoltre chiesto a Sharpless di non fare lo stesso errore di Gottlieb prolungando troppo l'attivazione di normative rivolte ai problemi sopracitati.
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