Il National Health Service (NHS) sta bloccando l'accesso ai trattamenti IVF gratuiti per le coppie che usano sigarette elettroniche o cerotti con nicotina.

E' il THE SUN che ci fa partecipi di questa notizia dove la mossa della NHS England viene sempre più adottata dalle autorità sanitarie, nonostante ci siano poche prove del fatto che lo svapo nuoccia alla sterilità o ai bambini non ancora nati. 

Secondo un sondaggio per The Mail on Sunday, almeno 16 autorità dell' NHS in Inghilterra, note come gruppi di Gruppo di commissione clinica (Clinical commissioning group CCG), ora rifiutano di finanziare la fecondazione in vitro per gli utenti che usano sigarette elettroniche affermando che nessuna quantità di nicotina è sicura durante la gravidanza, ad onor del vero molti critici di questa politica "proibizionista" affermano che è solo una mossa che taglia i costi.

I risultati arrivano pochi giorni dopo che la Public Health England (PHE) ha consigliato ai medici generici di dire ai pazienti che il vaping è molto meno dannoso del fumo.

"Questo è un altro esempio di come i boss della salute stanno cercando di razionare i servizi di fertilità dell' NHS introducendo criteri di accesso arbitrari". commenta Aileen Feeney, dell'ente benefico Fertility Network

Ma cos'è L’IVF: E' una tecnica (in vitro fertilisation, o fecondazione in vitro, comunemente nota come la tecnica del “bimbo in provetta”) che fu originariamente sviluppata per l’infertilità di origine tubarica e il suo primo successo si registrò nel 1978, con la storica nascita di Louise Brown in Gran Bretagna. 

Alcuni dei CCG che hanno introdotto la misura sono: Greater Manchester, NHS Crawley, NHS Horsham e Mid-Sussex, NHS Ipswich e East Sussex, NHS West Suffolk, NHS Milton Keynes e NHS Nene nel Northamptonshire. Dei 117 CCG che hanno risposto al sondaggio, 101 hanno dichiarato di non avere restrizioni sulle sigarette elettroniche nelle loro politiche IVF. Alcuni hanno detto che stavano prendendo in considerazione di cambiare le loro politiche, mentre altri non avevano intenzione di farlo.

Nel 2015, gli autori di una rivista americana hanno dichiarato: "Non esistono dati sulle conseguenze dell'uso di sigarette elettroniche sulla salute riproduttiva, né sull'esposizione alle sigarette elettroniche per il feto".

Il professor Peter Hajek, del Wolfson Institute for Preventive Medicine di Londra, è d'accordo con tale definizione ribadendo che "i vapers" usano le sigarette elettroniche per smettere di fumare e che questo non implica il dare messaggi sbagliati in quanto più di uno studio dichiara che sono dispositivi a rischio ridotto

Ma il dottor Raj Mathur, segretario della Fertility Society britannica, ha dichiarato che potrebbe capire perché alcuni l' NHS si rifiuta di finanziare la fecondazione in vitro per gli utilizzatori di nicotina, "quando quel farmaco non è noto per essere sicuro" in gravidanza.